Turris, riecco Primicile. Su Fontana, Caneo e
mercato: «Mai smesso di lavorare»

Sfuma intanto la pista Andrea Silipo, fatta per il ritorno in maglia corallina di Fabian Pavone

Il direttore sportivo corallino Rosario Primicile
Il direttore sportivo corallino Rosario Primicile
di Raffaella Ascione
Domenica 23 Luglio 2023, 19:42
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«Non è un addio ma la fine di un ciclo. Adesso ne comincia un altro ciclo. Non so dove, non so con chi. È presto per dirlo». Era il 24 aprile scorso e con queste parole Rosario Primicile annunciò la chiusura del suo ciclo alla Turris, durato sei anni. Lasciando però aperta una porta. Quella porta non si è mai chiusa, spalancandosi anzi nelle ultime settimane fino al recente annuncio dell’organigramma societario, in cui figura quale direttore sportivo.

«Se in questi due mesi mi sono realmente allontanato dalla Turris? Direi di no, per due importanti motivi. Il primo è che avevo un contratto in scadenza il 30 giugno, ragion per cui c’erano impegni a cui necessariamente dovevo far fronte. L’altro è naturalmente il presidente Colantonio, cui mi lega un rapporto che va ben oltre il calcio. Non potevo agire vigliaccamente nei suoi confronti, defilandomi non appena finito il campionato. Nonostante la situazione si presentasse complicata, ho continuato a credere che potessero esserci concrete prospettive di crescita per la Turris e ci ho lavorato, per quanto possibile. Poi la famiglia Colantonio ha rinsaldato legame e impegno con il club, quindi rieccomi. Oggi rappresento il direttore sportivo ed ho tutta l’intenzione di svolgere al meglio il mio ruolo per quella che è la mia sfera di competenza: è questo uno degli aspetti che ho inteso chiarire col presidente prima ancora di cominciare».

Mea culpa – Inevitabile uno sguardo al recente passato, rappresentato da un campionato cominciato con ambizioni nemmeno troppo velate e conclusosi con una salvezza sofferta, con tanto di strascichi nelle aule di giustizia sportiva: «Qual è stato l’errore più grave? Non ne abbiamo commesso uno soltanto e con onestà li abbiamo ammessi tutti», spiega Primicile. «Si è obiettivamente fatta un po’ di confusione in ambito dirigenziale e questo ha – purtroppo ma – inevitabilmente generato errori tecnici a cascata che abbiamo rischiato di pagare caro.

Spero, sono anzi certo che d’ora in poi certa dinamiche interne non si ripetano. Va anche detto, però, che se la Turris di oggi riparte da pedine come Fasolino, Miceli, Frascatore, Zampa, Contessa, Rizzo, Giannone e Maniero, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto anche in una situazione difficile come quella – ormai archiviata – legata alla passata stagione».

Sulla gestione del caso Fontana – «Per me non c’è stato nessun caso. Diciamo che gli obiettivi di società ed allenatore non combaciavano, perciò il tecnico ha ritenuto di non proseguire la sua esperienza a Torre del Greco. Sono intervenuto nella gestione della situazione, sì. È stato necessario nel momento in cui è sorta l’esigenza di mediare fra club e allenatore. Fontana è venuto a qualcuno degli appuntamenti fissati con la proprietà, poi non si è più presentato: eravamo già in netto ritardo per l’avvio del nuovo progetto tecnico, perciò a quel punto la scelta dell’esonero è stata inevitabile. Non c’erano più i margini per mediare».

Il ritorno di Caneo – «C’è tanto di Primicile in questo ritorno, sì», ammette il diesse. Che poi tiene a precisare: «Al di là del rapporto allenatore-direttore, con Caneo si è sempre mantenuto – anche dopo la sua partenza da Torre – un importante rapporto umano». Quindi la ricostruzione delle tappe che hanno scandito la calda estate corallina: «Già dopo il primo incontro fra il presidente e mister Fontana si era capito che quel rapporto non avrebbe avuto futuro. Troppo diverse le prospettive. È stato a quel punto che Colantonio mi ha chiesto di sondare altri profili per non farci trovare impreparati nel caso quella previsione di rottura si fosse materializzata. Da qui, il primo incontro ufficioso con Bruno Caneo, sostanzialmente per sondare la sua disponibilità. Riscontrata la sua apertura nei confronti della Turris, ho atteso i tempi dovuti e poi impresso la dovuta accelerata per ripartire con un nuovo progetto tecnico. Un progetto di cui oggi siamo tutti contenti in città».

Mercato – Con Acquadro nemmeno partito per il ritiro di Montella ed ormai in procinto di legarsi al Trapani, in due sono con la valigia virtualmente pronta. «Lavoriamo alla risoluzione anche con Maldonado e Taugourdeau», spiega Primicile. «Calciatori importanti, nei quali abbiamo creduto e su cui abbiamo puntato. Vedendoci bene, peraltro, visto che continuano ad avere mercato. Ecco, vorrei fosse chiaro questo aspetto: non si discute il loro valore, però diciamo che ad oggi non sono funzionali al progetto Caneo».

Nel frattempo è saltata la trattativa – che pareva ad un passo dalla definizione – con Andrea Silipo, giovane talento di proprietà del Palermo: il calciatore ha scelto la Pro Vercelli. Difficile, molto difficile il ritorno a Torre del Greco di Simone Tascone: «È un calciatore dell’Entella e dubito si muova da lì», così Primicile. Resta per il momento vuota, quindi, la casella del centrocampista d'esperienza da affiancare a Franco: obiettivo al quale il club continua a lavorare. urri
Avviata invece la trattativa per il ritorno a Torre del Greco dell’esterno classe 2000 Fabian Pavone. L'annuncio è atteso nei prossimi giorni. Insieme a lui, in arrivo a Torre del Greco anche altri due - giovani - innesti: un portiere ed un braccetto.  

Si lavora intanto, concretamente, ai rinnovi di Miceli e Contessa. Al tavolo della trattativa – per un eventuale rinnovo – anche Frascatore.

Obiettivo crescita – «Per questa stagione vogliamo salvarci riducendo sensibilmente il carico di sofferenza patito nella passata stagione, valorizzando i giovani su cui abbiamo puntato», spiega Primicile. «Guardando più in là, vogliamo realizzare una importante e costante crescita professionale e tecnica, che investa tutte le componenti del mondo Turris: lo dimostra il triennale offerto e accettato da Caneo».

Sulla tifoseria – «Ci sono state importanti frizioni nel corso della passata stagione «ma non credo si possa né debba parlare di rottura. Noi da persone intelligenti abbiamo ammesso i nostri errori e mi auguro che i tifosi abbiamo compreso e apprezzato. Siamo tutti tifosi di questa maglia e di questa città, ed il sostegno dei nostri tifosi per noi è fondamentale. Spero sia la nostra arma».

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