Savoia, duro attacco degli ultrà al Comune
nel giorno della festa per Immobile e Testa

Savoia, duro attacco degli ultrà al Comune nel giorno della festa per Immobile e Testa
di Raffaella Ascione
Lunedì 9 Agosto 2021, 17:20
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È un giorno di festa per Torre Annunziata, che in serata – appuntamento alle 20 presso l’area parcheggio della sede comunale di via Provinciale Schiti – omaggerà Ciro Immobile ed Irma Testa. L’evento è stato organizzato dal Comune oplontino per celebrare a dovere l’attaccante della Lazio, che ha trionfato con la Nazionale ad Euro 2020, e l’atleta delle Fiamme Oro, prima storica medaglia olimpica nel pugilato femminile. Per lei medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo nella categoria 54-57 kg. Due figli di Torre Annunziata che hanno portato in alto il nome della propria città.

Una festa però – almeno in parte – smorzata dalla dura nota congiunta dei gruppi ultrà del Savoia, che hanno diramato una vera e propria invettiva all’indirizzo dell’Amministrazione comunale. È una ferita aperta la scomparsa del Savoia dopo l’addio di Mazzamauro, e le carenze sul piano delle infrastrutture sportive acuiscono rabbia e frustrazione.   

Gli ultrà celebrano i «due figli di Torre Annunziata, due scugnizzi che hanno portato in alto nel mondo il nome della nostra città, rendendoci fieri, ancora una volta, di essere torresi», ma attaccano aspramente il Comune. «Una classe politica che oggi festeggia lo sport ma che mai, nel corso degli anni, ha investito in infrastrutture pubbliche come piscine, palestre e campi da mettere a disposizione della collettività.

E pure lo sport a Torre Annunziata rappresenta da sempre, per tanti ragazzi, una delle poche alternative alla strada e ai richiami della camorra. Ci chiediamo, ma cosa avete da festeggiare? Gli esempi di Irma e Ciro ci raccontano ben altro. Ci raccontano di ragazzi che dai quartieri più difficili, per diventare campioni, sono dovuti scappare via, come nel caso di Ciro, o affidarsi al gran cuore del maestro Zurlo, come nel caso di Irma. Storie che oggi omaggiate, ma per le quali non avete nessun merito».

Ferita Savoia - La città è intanto rimasta senza calcio. Sfumata l'illusione di riprendersi la serie C, Torre Annunziata ha perso anche la D, finanche l'Eccellenza. E Mazzamauro si è nel frattempo accasato a Giugliano, dove sta allestendo un organico in grando di competere per il salto tra i professionisti. «L’ennesimo vostro fallimento – continuano gli ultrà – risiede nel triste epilogo della nostra amata squadra del cuore, il Savoia. Ancora una volta avete assistito inermi e impotenti dinanzi allo “straniero” che, dopo aver speculato sulla nostra passione, ha portato via l’unico momento di aggregazione che esisteva in città. Potevamo tacere in un giorno di festa ma abbiamo deciso di non farlo, per rispetto dei campioni di oggi e di quelli che verranno, per rispetto del popolo torrese che merita di più. Siamo stanchi delle promesse».

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