Bobo Vieri esalta il Napoli: «Champions League prossima tappa»

«Kvara mi ha stupito più di tutti: è il Best degli anni 2020»

La grande gioia del Napoli campione
La grande gioia del Napoli campione
di Bruno Majorano
Martedì 16 Maggio 2023, 07:10 - Ultimo agg. 17 Maggio, 07:39
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Da fenomeno in campo a fenomeno sui social. Ora addirittura in teatro. Christian (Bobo) Vieri ha saputo trasformarsi senza mai perdere quell'indole da campione che aveva quando giocava. E allora nell'arco di un paio di anni la sua «Bobo Tv» è diventata un vero e proprio fenomeno cult. Ragazzini di ogni età fanno a gara per sintonizzarsi all'ora giusta su Twitch dove oggi l'ex bomber la fa da padrone in compagnia dei suoi 3 inseparabili compagni di avventura: Nicola Ventola, Lele Adani e Antonio Cassano. Con loro si alterna una girandola di calciatori, allenatori, ex calciatori ed ex allenatori che hanno una voglia matta di raccontarsi come se fossero ancora tutti nello stesso spogliatoio.

Adesso la Bobo Tv sbarca anche a teatro e dopo Lecce la prossima tappa sarà a Napoli il 2 e il 3 giugno al Teatro Troisi.
«I biglietti sono andati sold out venduti in una settimana.

Fare il tour è bellissimo perché dal vivo si ride ancora di più. Ma non solo. C'è anche Ventola che balla e canta».

Quanto è importante il rapporto diretto con il pubblico?
«Parlare con il pubblico è tutto. Parliamo sempre con chi ci segue, anche quando siamo su Twitch. Ed è bellissimo vedere che ci seguono in tour tantissimi così giovani. A Lecce sono arrivati ragazzi anche di 10 anni, ma seguono il calcio e ne sanno tantissimo».

Come si spiega un successo così trasversale del fenomeno Bobo Tv?
«Parte tutto dal divertimento. E chi ci segue lo percepisce. Siamo 4 ex compagni di squadra che si conoscono da tanto».

Qual è il vostro segreto?
«Facile: diciamo sempre quello che pensiamo, nel bene e nel male. Ci piace dividere le persone, altrimenti saremmo monotoni. Siamo 4 ragazzi diversi e ognuno vede il calcio a modo suo. Per me è più giusto così. Critichiamo sempre il gioco e mai le persone. Se la gente ci segue in tutto il mondo è perché diciamo le cose come stanno».

Riscuotete successo anche tra calciatori e allenatori che vengono da voi con grande piacere mettendosi in gioco.
«Perché sanno che non gli facciamo domande stupide e non scriviamo male di loro. Per loro è come se fossimo a cena. Ed è esattamente quello che volevo io quando ho pensato a questo progetto. Raccontiamo le esperienze che non racconteresti a un giornalista con il quale non hai quella confidenza. Quella è la nostra forza. Qualche tempo fa abbiamo avuto ospite Buffon: avrebbe parlato per 10 ore senza stancarsi mai».

In questa stagione avete subito incensato il lavoro di Spalletti.
«Sono anche amico di Luciano ed è facile parlare bene di lui. Lo aspetto alla Bobo Tv, quando vuole. Lo ascolteranno tutti. Il Napoli ha fatto il miglior calcio d'Europa e ha vinto lo scudetto strameritando, facendo un calcio incredibile. Hanno dato spettacolo e hanno stravinto. Certo, l'eliminazione dalla Champions è stata un peccato, ma alla fine nonostante questo alla stagione del Napoli darei come voto un netto 10. In alcune partite sono stati perfetti. Hanno fatto 10 mesi incredibili, il tutto dopo che a luglio è stata smantellata la squadra con l'addio di giocatori importanti e di personalità».

Anche in questo si è vista la mano di Spalletti?
«Lui e Giuntoli hanno fatto un lavoro eccezionale. Con Giuntoli giocavamo insieme a Prato, lo conosco da anni. È stato bravo a sistemare la squadra con un lavoro incredibile».

Che giocatore era Giuntoli?
«Era il comandante di quella squadra, faceva il libero e comandava. Leggeva il gioco come legge il calcio e infatti non mi meraviglia quello che sta facendo: segue il calcio da 35 anni ed è un grande intenditore, oltre che un grande lavoratore. Vincere a Napoli non era affatto facile dopo quello che era successo questa estate».

Chi l'ha sorpresa di più?
«Kvara più di tutti: è il Best degli anni 2020, nessuno si aspettava un giocatore così determinante per gol, assist e giocate. E con lui mi ha stupito anche Kim».

Per puntare ancora più in alto cosa serve?
«Devi confermare i due capi: Spalletti e Giuntoli. Per lottare per ancora per lo scudetto o vincere la Champions devi tenere tutti i giocatori chiave. Non è che ogni anno più vendere tutti i più forti e rivincere ancora. E poi devi prendere qualche giovane interessante. Ma l'ossatura deve rimanere».

Innanzitutto dovrebbe rimanere Osimhen.
«Se si trova bene a Napoli è giusto che resti, ma se vuole provare altri stadi e altre maglie è giusto che vada. È un grande lavoratore, gioca per la squadra ed è importante perché lega il gioco con i compagni. Con lui non giochi solo palla lunga, e in questo è migliorato molto. Tanti attaccanti fanno gol e basta, ma se vuoi essere considerato top 3 devi giocare con i compagni».

Lo scudetto del Napoli porta una ventata di novità e freschezza al campionato italiano?
«Il Napoli è già un po' di anni che lottava per lo scudetto e quest'anno ha fatto un lavoro incredibile vincendo. Ora dipenderà da quello che vuole fare il presidente: se vuole continuare e stupire e non vuole mollare. In assoluto è importante che non vincano le solite tre. Altrimenti diventa monotono». 

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