De Laurentiis chiama il Napoli a rapporto

Il presidente ha parlato con la squadra prima dell'allenamento. «Diamo tutto: chiudiamo il campionato con dignità»

De Laurentiis
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Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 5 Aprile 2024, 07:18 - Ultimo agg. 18:19
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Ciak si gira. Blitz di Aurelio De Laurentiis ieri a Castel Volturno poco prima che la squadra scendesse in campo per la consueta seduta di allenamento. Il patron della Filmauro ha vestito i panni del “regista” nel quartier generale azzurro. DeLa ha tenuto a rapporto l’intera rosa dei campioni d’Italia (nonostante lo scudetto ormai sia sbiadito da tempo) prima di consegnarla al lavoro di Calzona e del suo staff in vista della trasferta di domenica a Monza contro i brianzoli di Galliani e Palladino. Un faccia a faccia che era in programma da tempo e che il numero uno azzurro ha voluto avere ad otto giornate dal termine di una stagione a dir poco fallimentare per la squadra che porta lo scudetto sul petto. Fuori dalla lotta per il tricolore, eliminato al primo turno di coppa Italia, praticamente estromesso dalla corsa ad un posto nella prossima Super Champions dopo il ko con l’Atalanta, il Napoli ha deposto le armi quasi su tutti i fronti. Resta la speranza di un posto nell’Europa dalla porta di servizio (leggasi Europa League o, come extrema ratio, la Conference) e sopratutto di chiudere dignitosamente il campionato.

Ed è stato sopratutto questo che De Laurentiis ha chiesto alla squadra. Il patron, nel chiuso delle quattro mura dello spogliatoio, ha parlato a viso aperto al gruppo per una ventina di minuti. Nessuna ramanzina, ma neppure nessun premio (ci mancherebbe altro) per il raggiungimento del minimo sindacale che sarebbe l’Europa senza le stelle della Champions. DeLa ha avuto un atteggiamento da padre di famiglia, chiedendo a tutti il massimo impegno per chiudere in maniera dignitosa un campionato oggettivamente al di sotto anche delle più tetre aspettative di chiunque. Non solo. Il patron ha fatto leva sull’orgoglio dei giocatori, ricordando ad ognuno l’onere e l’onore di portare lo scudetto sul petto. C’è di più. Il presidente del Napoli si è spinto oltre ed ha parlato anche di futuro imminente. Chiudere la stagione nel migliore dei modi (o nel meno peggiore, verrebbe da dire a guardare la classifica attuale che vede gli azzurri nella pancia della classifica all’ottavo posto con 45 punti dopo 30 giornate passate agli archivi e con otto ancora da giocarne) infatti, sarebbe utile sia per chi ha intenzione di sposare il progetto di riscatto del Napoli (sempre che ci entri) sia per chi invece ha deciso di fare le valigie per andare a cercare fortuna (e ingaggi) altrove. Insomma De Laurentiis ha provato a toccare le corde, piuttosto che le spine, di tutta la sua rosa. Il Napoli è l’unico club italiano che negli ultimi 14 anni si è sempre qualificato per una competizione europea e DeLa vuole arrivare a tre lustri di fila e poi spingersi oltre.

LA QUOTA PER L’EUROPA

La classifica attualmente è impietosa ed impone agli azzurri di guardare realisticamente ad un piazzamento alla prossima Europa League, considerando che il quinto posto (attualmente occupato dalla Roma) che potrebbe valere la Super Champions ora dista sette punti. È anche vero che in questo rush finale sono in calendario ancora tre scontri diretti: con Roma e Bologna (al Maradona), la Fiorentina al Franchi, ma c’è tanto «traffico» nella pancia della classifica per cui è meglio concentrarsi sul primo step che resta l’Europa dalla porta di servizio.

Facendo la media dei punti delle squadre che hanno chiuso il campionato al sesto posto nelle ultime sette stagioni di serie A si arriva a 65 punti. Con lo stesso parametro le settime (sempre considerando gli ultimi sette tornei) hanno uno score di 62 punti. Numeri alla mano, dunque, al Napoli servono ancora 20 punti da conquistare nelle ultime otto partite della stagione: In pratica gli azzurri dovranno conquistare almeno sei vittorie in questo rush finale.

Il riscatto

Inutile dire che domenica a Monza gli azzurri sono chiamati ad un immediato riscatto. Occhio però alla truppa guidata da Raffaele Palladino in panchina ed attrezzata da quella vecchia volpe di Adriano Galliani dietro la scrivania che ora non si nasconde e punta dritta ad uno storico piazzamento in Europa. I brianzoli inseguono il Napoli a tre punti di distanza e sognano un posto al sole. Calzona ha in mente alcuni cambi nel consueto spartito tattico ed attende buone nuove dall’infermeria. Ieri è arrivata una prima buona notizia. Cyril Ngonge, infatti, ha scongiurato guai seri dopo lo stop di mercoledì scorso ad ha svolto un lavori semi differenziato insieme a Kvaratskhelia. Proprio il georgiano continua a seguire un protocollo di lavoro specifico per smaltire la contrattura all’adduttore patita con la sua nazionale nella finale playoff contro la Grecia. Le linee guida mediche prevedono un recupero entro dodici giorni circa che (s)cadono proprio domenica. Kvara sosterrà altri due test oggi e domani prima di sciogliere le riserve e capire se far parte della spedizione del Napoli in Brianza

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