De Laurentiis e lo scudetto del Napoli: «Mertens & Co. non avevano più voglia di vincere»

«Non credevo più nei veterani, non mi sbagliavo»

Aurelio De Laurentis con Nasser Al-Khelaifi
Aurelio De Laurentis con Nasser Al-Khelaifi
di Pino Taormina
Lunedì 15 Maggio 2023, 11:03
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Una lettera piena di complimenti. Con un mittente speciale: Nasser Al-Khelaifi, numero uno del Psg e di quell'Eca che ogni volta che può De Laurentiis prende e affonda. Ma stavolta sono parole al miele per il Napoli e il suo presidente: «Complimenti per la vittoria del campionato, un successo meritato». Un'altra soddisfazione. Corre veloce, Aurelio De Laurentiis. Un po' come i bolidi del vicino autodromo conosciuto nel mondo come “il tempio della velocità”: solo che correndo spesso in solitudine, non riesce spesso a tenere tutto sotto controllo. E quindi si ritrova con una bella serie di matasse da dover risolvere. Sabato si è recato al Maradona per definire i dettagli della festa scudetto e per prima cosa ha fatto sapere che la vuole organizzare il 4 giugno, all'interno dell'impianto di Fuorigrotta. E sotto questo aspetto sarebbe un bel sospiro di sollievo per la Lega Calcio che non vorrebbe che l'ultimo atto di festa della serie A avvenisse in anticipo. Il punto è: con chi? Perché è vero che ci sarà Stefano De Martino ma sugli ospiti c'è incertezza. Perché quelli del dopo Napoli-Fiorentina non hanno proprio scaldato un pubblico fatto soprattutto di over 40. Ed è per questo che c'è un certo pressing su nomi più popolari come quelli di Massimo Ranieri. Che al momento non ha detto di sì. C'è poi Gigi D'Alessio che pure ha inoltrato per conto di De Laurentiis una serie di inviti a altri artisti per l'evento di gala. Ma il direttore artistico, sia chiaro, è sempre il presidente azzurro. Neppure è così certa la diretta dello show in Rai, perché tanti sono i dettagli in alto mare. Compresa la posizione di Dazn che fatica a comprendere il perché della sua esclusione. In ogni caso, ormai sono saltati del tutto i piani per delle feste itineranti per le varie piazze della città. La festa, quella che De Laurentiis riuscirà a mettere su, si terrà per intero al Maradona. Insomma, la buona volontà c'è, ma è chiaro che De Laurentiis deve risolvere una serie di beghe non di poco conto. E parlando al Financial Times, il patron ripete: «Koulibaly e Mertens? La loro voglia di vincere era esaurita. Non credevo più in loro. Ma sono io che decido, sono il proprietario. Ma non mi sbagliavo». E il messaggio ai tifosi: «A loro non importa se fallisci, devi vincere e basta». 

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Giovanni Di Lorenzo, il capitano, ha spiegato al presidente che il viaggio in Corea del Sud a fine stagione non infiamma lo spogliatoio. E dunque, il patron sta riflettendo dopo aver visto anche l'ampia delegazione della squadra: dopo una stagione così lunga, quasi tutti hanno pianificato la partenza per la vacanze l'indomani della fine del campionato (dopo essere stati eliminati in Champions). De Laurentiis ha spiegato che sposta l'inizio della nuova stagione al 12 luglio (con il raduno a Castel Volturno) proprio per consentire il mese di premio. Ma la tournée è ancora in bilico, anche per l'opposizione della Lega coreana di calcio che tutto vuole tranne che si giochino amichevoli durante lo svolgimento del campionato (al momento sono previste due gare con il Maiorca). Insomma, una serie di grane che mettono ancora a rischio il viaggio asiatico. Non vuole che si chiami premio (poi si arrenderà anche lui). Ma il giorno prima della gara con la Fiorentina aveva formalizzato il suo bonus alla squadra legato alla stagione epocale condotta da agosto. Per i dettagli, poi, dell'importo e di come deve essere distribuito, Di Lorenzo ha voluto che andassero con lui anche Alex Meret e Piotr Zielinski

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