The Great Beauty, perché quando giochi in Champions la Grande Bellezza diventa internazionale e perché no, anche questa è da Oscar.
Il Napoli di Francoforte (0-2) si conferma la stessa macchina schiacciasassi vista a Reggio Emilia venerdì, al Maradona dieci giorni fa contro la Cremonese e via così fino ad agosto.
I meccanismi funzionano a memoria e alla perfezione del gruppo si aggiunge l’eccezionalità dei singoli. E allora succede che pure Kvara si può consentire il lusso di sbagliare un rigore sullo 0-0, perché Osimhen sa fare male nello spazio, Lozano vestito a festa è uno spettacolo nello spettacolo e capitan Di Lorenzo si riscopre bomber di «scorta».
E poi c’è Lobotka, perché in ogni capolavoro che si rispetti il merito più grosso è del regista: Sorrentino Docet.