La notte della passione azzurra, quella che ci voleva dopo che per tre mesi i napoletani hanno continuato a interrogarsi su quanto era accaduto il 23 maggio nell'ultima partita di campionato contro il Verona, quella che finì incredibilmente 1-1 facendo scivolare la squadra in zona Europa League. È finalmente esploso l'amore del popolo del “Maradona” verso Capitan Lorenzo, che ha dimostrato di avere le palle presentandosi sul dischetto dopo aver fallito il primo rigore: eloquente il suo gesto, ha indicato le parti basse ai tifosi che esultavano e urlavano il suo nome.
D'un colpo, sono passati in secondo piano i tormenti degli anni scorsi: i fischi che partivano da alcuni punti dello stadio San Paolo quando Insigne era sostituito, le sue reazioni stizzite dal campo. Il rapporto sembrava precario e adesso è saldo. Un campione napoletano può essere finalmente profeta in patria anche perché Insigne lo è davvero campione: è stato tra i protagonisti della trionfale cavalcata europea della Nazionale di Mancini, l'allenatore che gli ha dato sempre fiducia, anche quando le cose andavano non benissimo a Napoli. Tutto ok con Spalletti, i compagni e i tifosi. E con De Laurentiis? Quel gelo deve sciogliersi, è opportuno che presidente e capitano si incontrino per un abbraccio, oltre che per un colloquio sul contratto.
Il patron, intanto, ha festeggiato la sofferta vittoria sul Venezia come non accadeva da tempo. Si era tenuto distante dalla squadra di Gattuso, anche se formalmente la seguiva sempre. Non era andata diversamente con Ancelotti e nell'ultimo periodo di Sarri. Ieri, invece, le telecamere hanno inquadrato De Laurentiis mentre esplodeva di gioia dopo la vittoria sul Venezia e urlava “vaffan”. Sì, “vaffan” a tanti tormenti che possono essere definitivamente essere cancellati grazie a un gruppo che si è subito stretto intorno a Spalletti e disciplinatamente lo segue. L'Aurelio tifoso mancava ed è un altro segnale importante.
