Kvaratskhelia e Osimhen, i gemelli del gol: Napoli sogna con i due fenomeni

Victor si ferma per infortunio ma poi rassicura: nulla di grave

Khvicha Kvaratskhelia esulta con Victor Osimhen
Khvicha Kvaratskhelia esulta con Victor Osimhen
di Bruno Majorano
Sabato 18 Febbraio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 15:57
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Attenti a quei due. Ancora quei due. Kvara e Osimhen impiegano pochissimo a mettere le mani sulla partita di Reggio Emilia e trascinare il Napoli. Perché la coppia d'attacco di Luciano Spalletti si conferma bellissima, ma soprattutto vincente. I due si cercano come i due migliori amici che ogni settimana scendono in campo con il solo intento di dare spettacolo, e farlo insieme. Giocano una partita nella partita, ovvero quella di loro due contro il resto del mondo. E ogni volta riescono a fare qualcosa che nessuno sarebbe in grado di immaginare. Eccola lì la magia, la loro magia, quella contagiosa che sta facendo volare il Napoli sempre più in alto. E che manda in visibilio la folla di tifosi azzurri arrivati a Reggio Emilia per seguire la squadra da vicino. 

Il primo lampo della notte azzurra è proprio del georgiano che letteralmente si inventa un gol dal nulla.

Prende palla sulla linea di metà campo e da quel momento è un cavalcata di gloria fino al gol che porta il Napoli in vantaggio. Nel mezzo ci sono le gambe dei malcapitati difensori del Sassuolo che vanno a vuoto. Si vedono passare la palla da ogni parte prima di terminare la corsa alle spalle di Consigli. E dopo 12 minuti di gioco l'impressione è che lo spartito della gara sia già scritto. Perché quando parte Kvara (mai come stavolta in versione Kvaradona) non ce ne è per nessuno. Sta bene, anzi sta benissimo. E quello che fa con il pallone ha ben poco a che fare con il mondo terreno, con il calcio di tutti i giorni. D'altra parte ogni volta che riceve palla i difensori del Sassuolo vanno nel panico più totale. Zortea se lo sognerà per una settimana, lo ricorderà come uno degli incubi peggiori della sua vita, perché quando parte in velocità non lo ferma mai: né con le buone, né con le cattive. E con quello di ieri sono 10 le reti in campionato del georgiano che arriva in doppia cifra anche di gol.

 

Ma, come detto, la serata non è solo di Kvara. Perché il suo compagno di merende preferito - Victor Osimhen - non è da meno. Lo dicono i numeri, che vanno aggiornati oramai a distanza di tre o quattro giorni. Stavolta alla lista delle cose belle si aggiunge anche un palo, che forse forse fa anche più notizia del gol, perché quello oramai arriva sempre, come una inesorabile sentenza. Quello del 2-0 a Reggio Emilia entra di diritto nella storia perché è il settimo di fila per il nigeriano: è il primo giocatore della storia del Napoli a segnare in 7 partite consecutive di serie A. E che gol, per altro. Perché la prodezza è duplice: fisica (nel liberarsi della doppia marcatura dei due centraloni del Sassuolo), ma anche tecnica perché con la coda dell'occhio si accorge del mal posizionamento di Consigli (che non copre il primo palo) e lo infila con un destro potente e preciso. Si tratta del 18esimo centro in campionato in 19 partite, medie che oramai non si riescono più nemmeno a contare. Dal 2-0 in poi è come se il Napoli salisse su una giostra con Kvara e Osimhen che iniziano a cercarsi ogni volta che possono. L'occasione migliore capita sulla testa del nigeriano, servito da una «trivela» praticamente perfetta del compagno. Se non fosse per la nuca di Tressoldi, il risultato assumerebbe pieghe ancor più rotonde prima ancora del duplice fischio di Colombo per la fine del primo tempo. Nel finale, però, arriva la grande paura per quel colpo alla gamba che lo costringe al cambio. Victor si accascia al solo, si toglie la mascherina dal volto e inizia a toccarsi la coscia sinistra. Poi, però, si rialza e sulle sue gambe lascia il terreno di gioco. Una volta in panchina l'attaccante viene immediatamente accerchiato dallo staff medico azzurro, perché Osimhen è un punto fermissimo del Napoli e un suo infortunio adesso sarebbe un bel problema in vista anche della trasferta di Francoforte in Champions. L'attaccante, però, ha subito rasserenato tutti con uno sguardo e poi si è accomodato in panchina. «Per quello che abbiamo valutato subito non sembra nulla di particolare, poi il nostro staff medico farà degli approfondimenti», ha spiegato subito Luciano Spalletti al termine della gara contro il Sassuolo. «Era solo un po' di stanchezza», precisa ancora l'allenatore, «perché Victor non riesce a risparmiarsi mai e si allunga sempre per fare degli strappi». E lo stesso Osimhen ha rassicurato tutti circa le sue condizioni già uscendo dal campo. 

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