La dedica di Osimhen ai genitori:
«Io al Napoli, lassù saranno orgogliosi»

La dedica di Osimhen ai genitori: «Io al Napoli, lassù saranno orgogliosi»
di Bruno Majorano
Sabato 1 Agosto 2020, 09:45
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Guardare avanti. Molto meglio che guardare indietro. Perché prima di Victor Osimhen, l'acquisto più caro della storia del Napoli era stato Hirving Lozano. E dopo 12 mesi dall'arrivo del messicano, un po' tutti sanno qual è stato l'impatto del giocatore con la maglia azzurra. Come se non bastasse, Osimhen è costato quasi il doppio rispetto a Lozano. 70 milioni (più 10 di bonus), pagabili in 5 anni, sono andati nelle casse del Lille, mentre 45 (comprensivi di bonus) sono quelli finiti un'estate fa nelle casse del Psv. Insomma, non esattamente due investimenti da poco. Osimhen a Napoli e quattro azzurri a Lille: il portiere greco Karnezis, che era il terzo nelle gerarchie della squadra, e tre ragazzi del settore giovanile, Manzi, Palmieri e Liguori. Il Napoli ha deciso di puntare forte sul nigeriano per il presente e per il futuro.

Dopo settimane di dubbi, incertezze e qualche retromarcia che sembrava poter far saltare tutto, nel pomeriggio di ieri è arrivato il tanto atteso tweet di De Laurentiis «Benvenuto Victor» che ha definitivamente dato il via all'avventura di Osimhen in azzurro. D'altra parte l'attaccante nigeriano (21 anni) è sempre stato in cima alla lista dei desideri di Gattuso e alla fine il presidente e il ds del Napoli hanno accontentato le volontà dell'allenatore. E anche il primo approccio del giocatore - che per il club azzurro ha firmato un contratto di 5 anni da 4 milioni netti a stagione a salire - con il mondo Napoli è stato caloroso. Con tre cinguettii arrivati uno dopo l'altro nel pomeriggio di ieri, Victor ha prima fatto capire che sente già la città partenopea come una nuova casa, paragonandola alla sua Lagos e poi ha ringraziato i tifosi per l'accoglienza tanto calorosa. «Non vedo l'ora di indossare la maglia che è un'icona», ha aggiunto sui social Osimhen che in mezza giornata è già raccolto migliaia di consensi sui social e ricevuto altrettanti messaggi di benvenuto.

Quella di Osimhen, attaccante arrivato in Europa nel 2017 al Wolfsburg, è una storia fatta di talento ma anche di tanti sacrifici. Rimasto orfano fin da bambino, ha aiutato sempre i fratelli nel cercare di racimolare qualcosa da mangiare per la sera vendendo bottiglie d'acqua ai semafori. E il legame con la sua famiglia è rimasto immutato, nonostante gli anni, la lontananza e le esperienze in Europa dove si è affermato come calciatore professionista. È per questo che uno dei messaggi di ieri è stato per i suoi genitori: «Sono sicuro che mia mamma e mio padre saranno orgogliosi di me», ha postato l'attaccante nigeriano appena qualche minuto dopo l'annuncio da parte di De Laurentiis. Perché sotto quella testa mechata e dentro quel fisico d'acciaio, si nasconde un cuore grande e tanto desideroso di affetto. A Napoli avrà pane per i suoi denti. Perché arriva come l'acquisto più caro della storia azzurra, fardello tutt'altro che facile da sopportare per chi lo ha portato prima di lui.
 

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