Napoli a Lecce con la voglia di tornare al quarto posto

Raspadori favorito per un posto nel tridente

Kvara dopo il gol all'Udinese
Kvara dopo il gol all'Udinese
di Eugenio Marotta
Sabato 30 Settembre 2023, 09:54 - Ultimo agg. 18:17
4 Minuti di Lettura

Parola d'ordine continuità. Prima di tutto in campionato, poi si potrà pensare ad altro (leggasi la Champions). È il diktat che Garcia ha provato ad inculcare in questi ultimi due giorni nella testa dei suoi calciatori e che è rimbombato tra le mura di Castel Volturno. Il Napoli oggi pomeriggio a Lecce è chiamato ad una prova di maturità contro la squadra di Roberto D'Aversa, autentica sorpresa di quest'avvio di stagione. Soltanto dopo ci si potrà concentrare sul big match di martedì prossimo con il Real (oggi in campo in casa della capolista Girona). Inutile nascondersi, un rischio del genere esiste ed il Napoli c'era già... cascato a Genova. Ma Garcia è stato chiaro ed ha ricordato a tutti quanto era stato tristemente profetico alla vigilia della sfida di Marassi (recuperata in extremis dagli azzurri). Insomma non sono ammessi nuovi cali di concentrazione.

Testa al campionato, dunque. I campioni d'Italia dovranno dimostrare che la convincente vittoria contro l'Udinese di mercoledì scorso non è stata un fuoco di paglia. Ma l'inizio della risalita. Del resto, la vetta della classifica (occupata dalle due milanesi) si è avvicinata ed ora dista quattro lunghezze. Toccherà alla squadra battere bandiera corsara su di un campo - il Via del Mare (sold out con 30mila sugli spalti) che finora è stato un autentico fortino per i salentini (tre vittorie su tre ai danni di Lazio, Salernitana e Genoa).

Garcia lo farà affidandosi al solito canovaccio, con alcune novità utili a far rifiatare qualche giocatore dalla cintola in su. Che tradotto in soldoni significa un po' di turnover senza clamorose rivoluzioni. Proprio per garantire la continuità tanto auspicata.

Il pensiero che frulla nella testa dell'allenatore è quello di effettuare una serie di staffette in terra salentina. Cajuste è in predicato di avere una nuova chance dal primo minuto così come aveva fatto a Frosinone, magari con prestazioni personali possibilmente diverse. Il centrocampista svedese ha mostrato di essere in crescita e potrebbe prendere il posto di Anguissa nel ruolo di mezzala destra, con ben altri compiti rispetto a Zambo. In attacco, invece, Garcia si coccola i gemelli del gol Osimhen e Kvarastkhelia e potrebbe affiancargli un altro compagno di reparto rispetto a Politano nel tridente. In pole c'è Raspadori anche se il tecnico ha provato spesso sulla corsia di destra pure il danese Lindstrom. L'impressione comunque è che la spunti Jack. Staremo a vedere. Al di là degli interpreti, comunque, sarà determinante l'atteggiamento dei campioni d'Italia al Via del Mare. Di fronte ci sarà un avversario sulla carta ampiamente alla portata degli azzurri, che giocherà a specchio rispetto al Napoli e che finora ha sempre fatto bottino pieno davanti al proprio pubblico, conquistando gli stessi punti dei campioni d'Italia. Finora. Numeri alla mano, insomma, si tratta di uno scontro d'alta classifica. Una sfida che gli azzurri dovranno provare a vincere per dare continuità al successo con l'Udinese. Ed anche per lanciare un messaggio al campionato. A Garcia non è andata giù la rete presa dai friulani al Maradona ed è facile immaginare che abbia lavorato in questi due giorni anche sulle coperture preventive a centrocampo, visto che in un paio di occasioni si erano aperti pericolosi varchi nella zona nevralgica.

Sponda Lecce, il tecnico dei salentini Roberto D'Aversa ieri ha parlato della sfida con il Napoli mostrando la solita grinta, pur mostrando massimo rispetto per i campioni d'Italia. «Non ci possiamo permettere di scendere in campo pensando di pareggiare - ha detto - dobbiamo sfornare una grandissima prestazione. Se devo elencare tutte le difficoltà che nasconde questa gara non la finiamo più. Affrontiamo i campioni d'Italia: una squadra completa con giocatori di gamba e di qualità. Osimhen è uno dei migliori in Europa quando attacca la profondità. Il Napoli rispetto alla Juve ama il fraseggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA