La Lazio è alle spalle, l’Atalanta già dietro l’angolo. «Affronteremo la partita nella maniera corretta, ma non c’è bisogno di nessuna reazione: le reazioni si devono avere quando si sbaglia la partita e noi contro la Lazio non abbiamo sbagliato atteggiamento. Sicuramente qualcosa dovremo migliorare, ma lì ci è mancato il risultato e lo cercheremo domani» ha detto Luciano Spalletti in conferenza «La partita dell’andata rafforzò il concetto di calcio che volevamo, con un risultato strappato a fatica perché contro l’Atalanta è sempre una grandissima sfida e il risultato finale te lo devi meritare. Sono una grande squadra, hanno un grandissimo allenatore: Gasperini da anni porta a casa un fatturato calcistico importante tra soldi e risultati, questo evidenzia le qualità del suo lavoro. E la squadra ha caratteristiche precise, diverse da molte altre squadre».
«La Lazio è stata compatta, in un fazzoletto di campo interpretando benissimo il gioco. Con l’Atalanta troveremo spazio tra gli uomini perché loro ti vengono addosso e ti illudono di poter avere la meglio.
La formazione titolare non è ancora chiara: «Non ci penso però al turnover. Quando hai una settimana intera per lavorare come abbiamo fatto noi le gambe sono veloci, come le ho viste in queste ore». Ma Ndombelé ha chance: «Tanguy è un calciatore forte, solo la qualità di Zielinski e Anguissa non gli ha permesso di giocare di più. Lui è un cubo che ha forza, tecnica, si fa sempre trovare pronto a partita in corso e usarlo domani è una considerazione che stiamo facendo. La squadra non ha bisogno di ulteriori stimoli da parte mia, conoscono bene il prestigio di questa maglia. Le loro motivazioni sono la città, il Napoli, i suoi tifosi. Occhi puntati sulle stelle, piedi ben saldi per terra e si va a giocare». Un accenno anche extracampo alla presa di posizione di Kvaratskhelia: «Come una persona deve sempre fare quando vede delle ingiustizie. Quello che lui ha scritto sui social facendo leva sui suoi fan in Georgia è un voler scendere in piazza virtualmente e far sapere il suo pensiero. Lo riteniamo giusto, va applaudito più di come si farebbe per un gol. Siamo contenti di avere un grandissimo calciatore che è anche un grandissimo uomo».