Mancini lo ha sempre trattato come un precario, licenziandolo nei due momenti chiavi della sua gestione: l'Europeo e la fase finale della Nation League. Ora a 30 anni prova a riprendersi ogni cosa, forte di uno scudetto conquistato e della sua voglia matta da ragazzino scatenato. Sono due anni che Matteo Politano e Spalletti si dividono le giornate: tra alti e bassi, perché all'esterno la staffetta con Lozano ha fatto male proprio come quella tra Rivera e Mazzola, con tutto il rispetto. Umori che hanno subito spesso degli sbalzi: i due si beccarono nell'estate del 2022, quando Spalletti replicò in conferenza a Politano: «Sta facendo tutto lui...». Intervenne il manager Giuffredi per riportare la pace in ritiro in Val di Sole, mettendo a tacere anche le voci di un suo possibile addio. Poi dopo le incomprensioni, l'arcobaleno. E lo scudetto. Politano voleva continuità e infatti appena si è scrollato di dosso la rivalità con il messicano, con il Napoli sembra rinato. E ovvio che il ct non poteva non chiamarlo: lo sta provando in un tridente che vede Raspadori in mezzo (e in alternativa Immobile). Tradotto: o con la Macedonia o con l'Ucraina sarà lui il titolare. D'altronde, ha pure una bella media-gol con la Nazionale: in 10 gare giocate, Politano ha segnato tre volte. Una rete agli Stati Uniti e una doppietta a San Marino. Sia pure sempre da non protagonista, ha attraversato tutte le era recenti della vita dell'Italia: ha assaporato la gestione di Ventura, il primo a convocarlo nel 2016 e poi quella di Mancini, che gli ha regalato l'esordio nel 2018, quando aveva quasi 25 anni. Insomma, sia pure senza lasciare grosse tracce, Politano nel giro dell'Italia c'è sempre stato. Ma a Wembley no: e la cosa non l'ha mai mandata giù. A Mancini, che pure lo ha chiamato qualche volta, non ha mai chiesto spiegazioni. A un ct che fa la storia, non puoi chiedere perché non ha fatto parte del gruppo.
L'ultima chiamata con la Nazionale è questa: lo dice la carta d'identità, lo dicono gli appuntamenti. Luciano Spalletti, che è un genio e lui lo sa, deve strappare la qualificazione a Euro24.