Mondiale per Club, la Fifa stoppa De Laurentiis: «La Juventus è davanti al Napoli»

Infantino precisa su X la classifica delle squadre italiane

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Mercoledì 6 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:45
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Chiamatelo pure effetto Risiko. Con la differenza che non ci sono continenti da conquistare, ma un Mondiale per club - che prenderà il via nel 2025 negli States - a cui poter partecipare. E tanti, tantissimi, soldi in ballo (almeno 50 milioni di euro per ognuna delle 32 squadre allo start che possono ovviamente lievitare, fino a raddoppiare in caso di vittoria). E così, dopo che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva schierato nei giorni scorsi i suoi «carri armati» puntandoli contro la Juve («Se i bianconeri sono fuori dalle coppe europee non dovrebbero essere ammessi al Mondiale per club») ed il sistema, paventando addirittura un'azione legale in caso di estromissione del Napoli dalla coppa del mondo, puntuale è arrivata la risposta della Fifa.

Il massimo organo che governa il calcio mondiale ha postato ieri su X un messaggio a dir poco eloquente per chiarire la posizione della Federazione presieduta da Gianni Infantino. «La Juventus si qualificherà per la FIFA Club World Cup 2025 se il Napoli e la Lazio (ieri esclusa dal Bayern Monaco, ndr) non riusciranno ad avanzare in Europa in questo mese».

Fin troppo chiaro il destinatario del messaggio che aveva alzato il polverone soltanto pochi giorni or sono. C'è di più. La Fifa chiarisce che il secondo ed ultimo posto utile per la massima competizione intercontinentale per club (il primo se lo è già assicurato l'Inter di Inzaghi) sarà assegnato soltanto per il ranking Uefa. «Se una o entrambe le squadre dovessero avanzare, il posto rimanente a disposizione dei club italiani attraverso il percorso Champions rimarrà in sospeso e l'attenzione si rivolgerà alla fase dei quarti di finale». Insomma se De Laurentiis aveva schierato i «carri armati» puntando la coppa del mondo per club, la Fifa ha risposto con l'artiglieria pesante. Quella anti-carro per intenderci. Il motivo del contendere è presto detto. La Juventus, al momento, è al secondo posto del ranking che servirà per stabilire la seconda squadra italiana partecipante alla coppa del mondo. I bianconeri hanno 47 punti e gli azzurri 42. La Vecchia signora, però, essendo stata estromessa dalle competizioni europee è ferma al palo ed è in attesa degli eventi. Il Napoli, invece, ha la possibilità di avanzare ancora considerando che per ogni vittoria in Champions League vengono assegnati due punti (uno per il pareggio) a cui si aggiunge un punto aggiuntivo per il passaggio del turno (a partire dai quarti di finale). 

Numeri alla mano, dunque, il Napoli di Francesco Calzona ha la possibilità di mettere la freccia e scavalcare la Juventus sul campo, ma per farlo deve necessariamente battere il Barcellona martedì prossimo in terra catalana e poi conquistare almeno una vittoria (oppure due pareggi) nei quarti di finale. Con ordine. Il successo in terra catalana è indispensabile perché significherebbe aggiudicarsi tre punti (due per la vittoria ed uno per il passaggio del turno). Il traguardo dei quarti di finale, però, non basterebbe. Gli azzurri, infatti, si ritroverebbero ancora in ritardo di due lunghezze (con 45 punti) rispetto ai bianconeri. Un successo nei quarti invece (anche due pareggi) sarebbe sufficiente per staccare il pass per il mondiale. In caso di arrivo a pari punti con la Juve, infatti, il Napoli sarebbe premiato per i migliori risultati ottenuti in questa stagione della coppa dalle grandi orecchie (mentre i piemontesi - fermi al palo quest'anno - nelle ultime quattro edizioni non hanno mai superato gli ottavi di finale della vecchia coppa dei campioni). Fin qui il discorso del campo che sarebbe ovviamente inappellabile, così come ribadito dalla Fifa anche nella parte finale del messaggio su X. De Laurentiis però aveva lanciato una bomba la settimana scorsa, a pochi giorni dal big match del Maradona proprio contro la formazione di Allegri, rimarcando la sua ferma convinzione che la Juve dovesse essere comunque esclusa per via delle sanzioni che le erano state inflitte di recente e che l'avevano esclusa da tutte le competizioni europee. «Mi spiace per la Juve che è stata punita dalla Uefa ed estromessa dalle coppe - aveva detto il patron azzurro - Se dovessimo battere il Barcellona e poi fare una vittoria o un pareggio, di diritto dovremmo andarci noi. Ma penso che il Napoli dovrebbe andarci comunque, perché se la Juve è fuori dalle coppe europee non dovrebbe essere ammessa al Mondiale per club». 

E siamo all'oggi. Inevitabile che si stiano facendo riflessioni su un eventuale ricorso nella malaugurata ipotesi di un'eliminazione del Napoli martedì con il Barcellona. Il club avrà comunque 18 mesi di tempo per muoversi dal punto di vista legale. L'impressione comunque è che DeLa abbia voluto fare una certa pressione, schierando i suoi «carri armati». E l'effetto c'è stato. L'augurio naturalmente è che il Napoli non abbia bisogno di nessun tribunale e che il campo si trasformi ancora una volta in un giudice inappellabile. 

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