Napoli record: nessuna squadra corre come quella azzurra

Napoli record: nessuna squadra corre come quella azzurra
di Angelo Rossi
Sabato 21 Novembre 2015, 01:04 - Ultimo agg. 4 Novembre, 08:24
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È come se tutto il Napoli fosse andato in pellegrinaggio a piedi fino a Lione.

Anzi di corsa. Ammesso che da quelle parti in Francia esista un santuario meritevole di tale sacrificio. Con 1.197 chilometri percorsi dall’inizio del campionato, la formazione di Sarri è quella che ha coperto la distanza maggiore fino a domenica scorsa, ovvero all’undicesima giornata. È quanto raccontano le statistiche della Lega Serie A, che assegnano agli azzurri questo singolare primato, sufficiente a giustificare lo stato di grazia atletico e la classifica della squadra.



Hamsik, da buon capitano, è il trascinatore del gruppo. Nel senso che in media è il calciatore ad aver accumulato più chilometri. Da oggi potrebbe essere “il maratoneta” più che Marekiaro. In media copre ogni novanta minuti una distanza che oscilla tra gli 11,5 e i 12 km. Conseguenza inevitabile e benefica del cambiamento tattico al quale si è sottoposto ben volentieri: Hamsik è ora nel vivo delle azioni, le giocate passano quasi tutte dai suoi piedi, è posizionato faccia alla porta avversaria e non più di spalle e questi accorgimenti ne giustificano la metamorfosi a livello di rendimento.



L’altro “faticatore” si chiama Jorginho, che segue a ruota lo slovacco. In pratica tra i due esiste una differenza minima di trecento metri a favore di Marek. Più o meno si scambiano il testimone di partita in partita: Hamsik ha corso di più contro la Fiorentina e il Genoa, Jorginho contro il Palermo e il Chievo, una perfetta alternanza nelle ultime quattro gare di campionato. Poi staccati ci sono Hysaj, Allan e il resto della comitiva.



È abbastanza singolare notare nella graduatoria stilata dalla Lega Serie A la posizione occupata dalle cosiddette squadre piccole: sono quasi tutte ai primi posti, ad eccezione del Carpi che fa peggio anche in questi report. Segno evidente che corre di più chi insegue traguardi meno prestigiosi, come la salvezza. Tra le big, la Juventus è al quinto posto, la Fiorentina al settimo, mentre le milanesi sono posizionate verso il basso. Addirittura la Roma, considerata una delle favorite per la vittoria dello scudetto, è la squadra che mette insieme meno chilometri di tutte fatta eccezione del Carpi.



Proprio i numeri che racchiudono le caratteristiche dei giallorossi di Garcia sono l’evidente prova che correre di più non equivale a vincere di più. Nell’intervista del professore Ferretto Ferretti, preparatore atletico della Figc e docente nelle aule di Coverciano, c’è una frase che spiega la potenziale contraddizione della statistica in questione: «Chi gioca contro il Barcellona di solito corre di più ma perde quasi sempre. Perché corre a vuoto inseguendo il pallone che è tra i piedi degli altri». Semplice, semplicissimo, equivale a dire: conta la qualità della corsa, non la quantità. Qualità che si misura con l’intensità, la velocità e il possesso palla.

Ma anche in questo i napoletani sono messi bene. La marea azzurra che si muove in modo armonico e uniforme in mezzo al campo permette alla palla di sfilare via veloce, al massimo due-tre tocchi, e ai calciatori di gestire la gara su ritmi abbastanza elevati. Tutto condensato in 35-40 metri, dove viene racchiusa l’essenza del calcio di Sarri. Il fine ultimo, il suo nirvana, è l’organizzazione tattica.
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