Uomini del Sud. Con un destino differente, che si è ribaltato nel giro di quattro mesi. Alla vigilia di Inter-Napoli, giocata il 16 dicembre al Meazza, Conte era quasi fuori dal club nerazzurro: era appena uscito dalla Champions League, neanche scrivolando in Euroleague, e i dubbi della proprietà cinese erano molto forti. Tenne duro. E' riuscito a cambiare la stagione, l'Inter vola verso lo scudetto (vantaggio di 11 punti sul Milan che procede a strappi) e la panchina è salda, a meno che non vi siano sconvolgimenti societari.
Alla vigilia di quella stessa partita, vinta dai nerazzurri su rigore e in superiorità numerica (cartellino rosso a Insigne) e giocata bene dagli azzurri, Gattuso era a un passo dal rinnovo del contratto fino al 2023. Non sembrava vi fosse alcun dubbio sulle intenzioni di De Laurentiis e del tecnico dopo il patto sancito a inizio novembre a Castel Volturno. E invece lo scenario è cambiato: anche in caso di qualificazione alla Champions 2020-2021 le strade del tecnico e del Napoli si separeranno.
Conte e Gattuso sono uomini del Sud che hanno costruito le loro formidabili carriere da centrocampisti lontano dalla Puglia e dalla Calabria, le loro terre, in due club del Nord tra i più prestigiosi al mondo. Hanno scritto pagine della storia di Juve e Milan, poi però hanno cambiato maglia.
Conte è vicino al quarto scudetto della sua carriera, oltre al titolo vinto col Chelsea in Premier. Gattuso avrà magari immaginato a metà novembre, prima che scoppiasse quella catena di infortuni, di potersela giocare con Inter, Juve e Milan per lo scudetto. Si trova a due punti dalla zona Champions ma è dura e le partite di domenica possono incidere sulla lotta: Atalanta-Juve e, appunto, Napoli-Inter.
Conte e Sarri sono gli unici allenatori meridionali ad aver vinto lo scudetto, anche se Maurizio è un napoletano che ha vissuto fin da bambino in Toscana e l'unico legame con la città è l'amore per il Napoli, di cui è stato poi il tecnico in uno straordinario triennio. Gattuso, il ragazzo di Calabria, sogna di vincerlo in panchina dopo i trionfi con il Milan da calciatore. Per ora, il suo “titolo” è il quarto posto con il Napoli e non vuole farselo sfuggire.