Napoli, Benitez si offre ma spunta la grande sorpresa: Paulo Sousa

Prende quota l'idea del portoghese ma serve l'ok della Salernitana

Paulo Sousa al Maradona
Paulo Sousa al Maradona
di Pino Taormina
Domenica 11 Giugno 2023, 10:31 - Ultimo agg. 12 Giugno, 08:01
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Se non avesse ancora in ballo 15 milioni di euro di ingaggio con il Psg, Christophe Galtier avrebbe probabilmente conquistato la pole position nella corsa alla panchina che fu di Spalletti (a proposito: la prossima settimana firmerà la risoluzione alla Filmauro).

In attesa di decidere se «dissanguarsi», Aurelio De Laurentiis vuole sfogliare con calma la margherita delle alternative: Galtier deve farsi liquidare l'ultimo anno di contratto con il Psg e poi pensare al futuro. E quindi più facile la pista "italiana" che sta prendendo quota proprio in queste ore del week end, quasi al termine del lungo casting: perché contatti stretti - anzi, strettissimi - sono in corso con Paulo Sousa, tecnico della Salernitana, legato però ancora da contratto con il club di Iervolino (che ovvio non fa salti di gioia all'idea di perderlo). De Laurentiis è rimasto colpito dal rendimento dei granata dopo il suo arrivo, sta sondando anche con una certa convinzione. Sarebbe un vero "scippo" per Danilo Iervolino, quindi bisogna fare i conti con la posizione della Salernitana. E si sa il Napoli non ama trattare liberatorie per gli allenatori. Però la pista c'è ed caldissima.

E Rudi Garcia? È una vecchia conoscenza: saputo che era a Roma, De Laurentiis lo ha voluto salutare. E capire. C'è anche lui in corsa, peraltro è svincolato. Nel giro del casting, un altro nome: Marcelo Gallardo, tecnico del River Plate, che attraverso degli intermediari ha presentato la sua candidatura. Ieri, il presidente del Napoli, è rimasto indifferente alle parole di Benitez che è uscito candidamente allo scoperto spiegando che «sì, sto aspettando, voglio ancora vincere, ma la decisione è di qualcun altro». Dovesse esserci il ritorno di Rafone, sarebbe davvero una specie di scelta della disperazione di De Laurentiis, nel caso in cui continuasse a raccogliere dei no. Perché fino ad adesso ha rimediato un bel po' di garbati rifiuti. O meglio, risposte che hanno fatto comprendere al presidente azzurro che c'era scarso interessamento. Non proprio un bel segnale. Insomma, Luis Enrique ma anche Antonio Conte non hanno fatto salti di gioia e persino Thiago Motta si è tirato fuori quasi subito.

E lo stesso Italiano ha temuto che rompere con la Fiorentina e con Commisso senza avere certezze sul futuro era un azzardo che non aveva senso correre. «Non c'è mai stato nulla con De Laurentiis», ha ieri spiegato Commisso. «Ripartiamo con Italiano».

Il supercasting prosegue. E appena sotto Galtier e Garcia, c'è un altro profilo da tenere d'occhio: quello del ct Roberto Mancini. Il tecnico di Jesi è stato blindato dalla Federcalcio ma dall'entourage di Mancio arrivano aperture a un ritorno in un club. Nessun contatto, anche perché eventualmente sarebbe Gravina il primo a saperlo. Secondo De Laurentiis con questa domenica termina la fase "investigativa" e si comincia a fare selezione (a parte quelli che non hanno mostrato entusiasmo). Appena dietro, nella griglia di De Laurentiis, c'è Nagelsmann. Nei contatti avuti negli ultimi giorni, il patron ha tratto un'ottima impressione ma sa bene che il tedesco ha altre ambizioni. Non è vero che sceglierà il nome del successore di Spalletti il 27 giugno. Lo farà molto prima. Sarà anche la prossima una settimana frenetica per scremare tutte le possibilità a portata di mano. L'iniziale contatto con Galtier non ha portato al sì auspicato. Non stupisca, allora, se il nome nuovo è quello di Paulo Sousa.
 

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