Napoli-Salernitana, Walter Mazzarri in conferenza stampa: «Giusto il ritiro punitivo dopo una sconfitta così brutta come a Torino»

«Siamo a 5 punti dal quarto posto, mai dire mai»

Walter Mazzarri
Walter Mazzarri
di Gennaro Arpaia
Venerdì 12 Gennaio 2024, 12:30 - Ultimo agg. 13 Gennaio, 08:48
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«La partita di Torino non l’ho ancora dimenticata», dice Walter Mazzarri. Come lui non l’hanno dimenticata nemmeno i tifosi del Napoli. Domani il derby contro la Salernitana, ultimo appuntamento prima della Supercoppa e ultimo appuntamento per ritrovare forse la vittoria. «Sono contento di come abbiamo lavorato questa settimana. Siamo stati insieme, abbiamo approfondito qualcosa avendo più tempo. In ritiro si fa qualcosa in più e credo ci abbia fatto bene. La prova però è la partita. Se abbiamo lavorato bene domani vedremo un Napoli più brillante rispetto a Torino» ha spiegato in conferenza «Il ritiro punitivo i calciatori devono accettarlo dopo una partita così brutta come quella di Torino, dovrebbero essere contenti quanto me. Io in ritiro ho goduto perché li avevo sempre tutti a disposizione. Devono capire che il Napoli campione d’Italia non può essere nono in classifica. Bisogna fare dei sacrifici per il rispetto di tutti. Torino? Probabilmente per colpa mia, perché abbiamo fatto con il preparatore dei richiami fisici, la squadra non ha giocato il suo calcio, non mi è piaciuta. Anche se siamo stati sfortunati. Domani sono fiducioso e voglio fare risultato». 

Continuano però i problemi di formazione: «Non voglio più lamentarmi, domani mancheranno cinque o sei calciatori ma domani manderò in campo la squadra migliore che possa fare risultato. Per me conta solo questo, ma se abbiamo qualche assente è chiaro che c’è qualche difficoltà in più. Viste le assenze non ho tantissime scelte per la Salernitana. Innanzitutto vorrei vedere uno spirito diverso. Torino non l’ho ancora dimenticata. Chiedo scusa alla squadra, dovevo essere in campo con loro e non in tribuna per la squalifica». Il caso social Kvaratskhelia-Osimhen non è un suo problema: «Io dico sempre ai calciatori che quando entrano a Castel volturno devono pensare solo al campo, l’ho detto a Kvaratskhelia e lo dirò a Osimhen quando tornerà: dovete fare i calciatori al meglio e dare il massimo per la maglia che indossate. Quello che accade fuori non mi interessa». 

Con il mercato che entra nel vivo, il Napoli deve innanzitutto rialzare la testa sul campo. «A Torino siamo rimasti in dieci per la seconda volta, nel calcio moderno non te lo puoi permettere, cambia tutto. Chiederò alla squadra di non farlo capitare mai più. E se siamo provocati dobbiamo avere la forza solo per giocare, siamo il Napoli. Se a Roma o Torino non fossimo rimasti in dieci non so come sarebbe finita», ha continuato l'allenatore toscano. «Qualcuno mi aveva detto di non fare questa conferenza, ma io ci volevo mettere la faccia. Non viviamo un momento facile ma spero che domani la nostra gente possa darci una mano, possa aiutare la squadra che non passa un bel periodo. Sono sicuro che il pubblico napoletano farà la sua parte». L’obiettivo è chiaro: «Io la classifica non la guardo, ma mi hanno detto che siamo a 5 punti dal quarto posto. Con diciannove partite da giocare. Mai dire mai nella vita…»

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