Il 30 aprile fu guastafeste allo stadio Maradona e adesso è rinchiuso in un limbo: nove mesi dopo, Dia è infortunato e scruta la cartella clinica insieme alla Salernitana. Su sponda granata, bomber Boulaye sarà il grande assente del derby contro il Napoli: non scende in campo dallo scorso 22 dicembre, al 48’ della sfida al Milan ha lasciato il campo pure tra i fischi degli ultras che non gli hanno perdonato gli sbadigli degli ultimi tempi. Dia aveva puntato tutto sulla coppa d'Africa che avrebbe dovuto affrontare con il Senegal da campione uscente e la Salernitana, invece, aveva puntato tutto sulla sua cessione per rinvigorire le casse sociali. Il club continua a pensarla allo stesso modo: Dia in campo è un puntino lontano ma fuori dal campo, nelle trattative che il dg Sabatini sta imbastendo, resta la pepita d'oro da cedere al migliore offerente. Dopo il tira e molla in estate ci fu l'inserimento del Wolverhampton, la Salernitana lo multò e il Collegio Arbitrale di recente ha confermato la sanzione, pur mitigandola - il contratto del giocatore è stato rinegoziato ed il suo stipendio è lievitato da 1,9 a 2,4 milioni netti. Scattano gli stessi bonus della scorsa stagione con un premio di 100mila euro a quota sei gol o assist, ma adesso non conta più. La Salernitana ha bisogno di cedere il giocatore e già l'ex direttore sportivo De Sanctis, prima di risolvere il proprio contratto, lo aveva proposto al Milan e all'Eintracht Francoforte. Sul giocatore fino al 19 gennaio incombe una clausola: il prezzo di vendita del suo cartellino è fissato a 21 milioni. Dopo questa data, potrebbe scatenarsi un'asta al ribasso e la Salernitana vuole evitarla per piazzarlo a buon mercato. Inzaghi al suo arrivo aveva detto: «Dia può giocare da prima e seconda punta. Ma un giocatore che realizza tanti gol nel suo primo anno di Serie A, per me è una prima punta. Se Dia non realizzerà almeno 15 gol, faremo fatica a tornare a casa senza rimetterci le penne».
Da tempo l'allenatore ha dovuto soffocare questo auspicio-speranza, tant'è che si è affidato a Simy come centravanti, in attesa di rinforzi. Ma tutto gira intorno alla cessione dell'attaccante senegalese che il proprio ct Cissè ha provato, invano, a trattenere nella lista ufficiale dei convocati per la coppa d'Africa. Sabatini ha mandato di cederlo e ha provato ad ingolosire gli acquirenti: «Dia è un giocatore forte, da squadra metropolitana. Mi meraviglio che Juventus e Inter non me l'abbiano ancora chiesto». In realtà il dg della Salernitana ha davanti a sé due strade: può provare a piazzarlo subito in Europa, consapevole che i club di Bundesliga e Premier League siano gli unici in grado di staccare un assegno superiore ai 20 milioni, oppure può proporlo a squadre italiane, magari in prestito, per ottenere in cambio una serie di contropartite tecniche. Non a caso, in Italia, ne sta discutendo con la Fiorentina. Ai viola occorre un attaccante e la Salernitana vorrebbe cedere Dia in prestito per ottenere con la stessa formula almeno uno tra Brekalo e Nzola. Nel frattempo dalla Fiorentina ha già ottenuto il terzino classe 2001 Niccolò Pierozzi in prestito secco, fino al 30 giugno 2024.