«Un Napoli da 110 e lode e bacio accademico». Ottavio Bianchi sintetizza così la straordinaria annata degli azzurri, culminata con il terzo scudetto della loro storia grazie al pareggio con l'Udinese. «La squadra ha fatto una stagione bellissima sotto tutti gli aspetti: risultati, gioco, comportamenti -sottolinea l'allenatore del primo scudetto del Napoli nel 1987-. Meritano solo elogi tutti da Spalletti, ai giocatori, alla società che si è mossa benissimo in estate riuscendo a rinforzare un gruppo con un occhio al bilancio e facendo a meno di giocatori del calibro di Insigne, Mertens e Koulibaly. Gli acquisti di Kim e Kvaratskhelia sono stati particolarmente azzeccati e hanno fatto la differenza». «Rimane un piccolo rammarico per la Champions perché c'era il potenziale per andare fino in fondo ma nell'ultimo mese la squadra ha perso un pò di brillantezza e poi negli scontri diretti i valori si assottigliano. Ci potranno riprovare il prossimo anno perché la base è solida», conclude Bianchi.
«Il Napoli è stata la vera sorpresa del campionato, ha meritato di vincere, erano anni che una squadra non vinceva con quel vantaggio. Lo scudetto è meritato senza possibilità agli altri di pensare ci sia stato qualche episodio a favore, la squadra ha giocato bene e ha avuto un'ottima organizzazione. Gli attuali calciatori del Napoli sono dei bravi ragazzi e hanno dimostrato che non si vince solo con la tecnica ma anche con la coralità dei giocatori. Una sorpresa, c'è poco da dire su questo Napoli. È una macchina incredibile e siamo tutti felici di ciò che abbiamo visto. All'epoca non c'ero per i festeggiamenti dello scudetto perché nasceva mio figlio Gianluca. Anche se non mi sono goduto i festeggiamenti, sto ancora festeggiando dopo tanti anni perché è come se avessi giocato ieri sera a Napoli. Non cambia nulla negli anni. Questi ragazzi si accorgeranno di aver fatto un'impresa straordinaria tra vent'anni e saranno ricordati come immortali per questo terzo scudetto. Sono stato in questi giorni a Napoli e ho visto l'entusiasmo, Napoli è completamente azzurra». Queste le parole dell'ex giocatore del Napoli, Salvatore Bagni, centrocampista dei partenopei dal 1984 al 1988, in merito alla vittoria del terzo tricolore. «Bianchi-Spalletti? Sono diversi.
«Lo spogliatoio del primo Scudetto era ottimo, c'era tanto rispetto e grandi personaggi. Bisogna crederci sempre per raggiungere gli obiettivi». Queste le parole dell'ex capitano del Napoli Giuseppe Bruscolotti, campione d'Italia nel 1986-87, sul terzo titolo della squadra partenopea. «Tutti i giocatori della rosa del Napoli sono stati fondamentali durante l'anno e non si può paragonare Spalletti con Bianchi, appartengono a tempi e ad un'evoluzione di calcio diversa», ha aggiunto Bruscolotti, sottolineando l'importanza del capitano Giovanni Di Lorenzo: «è un grande capitano, il suo impegno è sempre stato costante».
«È stata una festa bellissima, un'emozione indescrivibile. Lasciatemelo dire, dopo 33 anni il Napoli torna alla vittoria e sono orgoglioso di essere napoletano, sono felicissimo per questo strameritato successo». Così l'ex difensore del Napoli Ciro Ferrara, opinionista di Dazn, ha commentato l'1-1 del Napoli a Udine valso la conquista del terzo Scudetto per gli azzurri.
«Grazie Napoli!! Siamo Campioni d'Italia. Forza Napoli. Diego forever». È il post su Instagram con cui l'ex portiere degli azzurri, Pino Taglialatela, ha festeggiato il terzo scudetto della storia dei partenopei arrivato dopo l'1-1 di Udine.