Napoli-Torino 1-1, Kvaratskhelia non basta: solo pari per Calzona

I granata pareggiano dopo appena tre minuti con Sanabria

Napoli-Torino 1-1, Kvaratskhelia non basta: solo pari per Calzona
Napoli-Torino 1-1, Kvaratskhelia non basta: solo pari per Calzona
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 8 Marzo 2024, 23:22 - Ultimo agg. 9 Marzo, 16:36
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Il bicchiere a metà. Il Napoli non va oltre il pari con il Torino e frena la sua rincorsa alla zona Champions. Non è bastato un super Kvaratskhelia per centrare la terza vittoria di fila dei campioni d’Italia. Gli azzurri si sono scontrati con il muro del Torino, si sono abbattuti sulla saracinesca di Milinkovic Savic ed hanno pagato un’ingenuità costata cara. Non sono bastati 22 tiri in porta, una traversa e tanta intensità per gli azzurri che erano passati in vantaggio con Kvara e che si sono fatti agguantare subito dal nuovo entrato Sanabria.

Calzona schiera i suoi pretoriani, ma pensa anche alla supersfida di Champions in programma martedì a Barcellona facendo un pizzico di turnover.

Lo spartito tattico è sempre lo stesso e la musica sembra suonata da un’orchestra che comincia a ritrovare feeling e solisti. Di fronte però c’è un Torino che ha una delle migliori difese del campionato non certo a caso. Juric (squalificato, al suo posto il vice Paro) si affida al solito canovaccio, mettendo peso e centimetri nella zona nevralgica con Vlasic trequartista alle spalle di Pellegri e Zapata. I granata appaiono intraprendenti e provano a fare pressione sui portatori di palla avversari. Lobotka va a prendersi i palloni fin nella propria area di rigore, ma paga qualcosa nella doppia fase. Il Napoli prova anche ad essere camaleontico e cerca di scavalcare il centrocampo per liberare i cavalli nel motore di Politano (un paio di belle sgroppate sulla fascia e due assist che meritavano miglior sorte) oppure di Kvaratskhelia.

Il lavoro sulle riaggressioni comincia a farsi sentire in casa azzurra ed il Toro rischia: Di Lorenzo torna a macinare chilometri (e per poco non costringe Buongiorno ad una cappellata) in sovrapposizione a Politano con Anguissa che scala e garantisce copertura preventiva. Kvara è particolarmente ispirato, spazia su entrambe le fasce e sugli sviluppi di un corner taglia la difesa con una rasoiata che non trova nessuno capace di intuire e deviare in rete (10’). Poco più tardi il georgiano ha sul destro la palla del vantaggio, trovando un muro di gomma come Milinkovic-Savic bravo a rimanere immobile fino allo scoccare del tiro. Sugli sviluppi del corner successivo, Osimhen di testa apre troppo i compasso. Il bomber mascherato ingaggia un duello tutto muscoli e sostanza con Buongiorno (i due prenderanno un giallo a testa nel primo tempo) e ci riprova, ancora di testa, ancora con la mira da perfezionare.

Il Toro però è li, pronto a sfruttare la minima distrazione (Napoli lento nel giro palla) e alla mezzora ci vuole il miglior Meret per annullare una bordata di Zapata dal limite dell'area sugli sviluppi di una fulminea ripartenza dei granata. Prima dell'intervallo la partita si accende. Ancora Napoli, ancora Kvara, ancora Politano a scodellare una parabola su cui il georgiano si tuffa di testa trovando nuovamente Milinkovic.

Nel secondo tempo il Napoli alza i giri del motore, Politano si mette in proprio e cerca la conclusione che non impensierisce il Toro. Poi la sblocca Kvara. Accelerazione fulminante del georgiano che beffa l’autovelox, copre da 0 a sessanta metri in un nano secondo e chiede il dai e vai con Mario Rui: sul piatto destro del numero 77 stavolta si inchina anche l’estremo difensore serbo (10° gol per Kvara, il quarto nelle ultime tre gare).

Il Toro però sbuffa, incassa e carica. E fa subito male. Sanabria quando vede il Napoli vede rosso ed appena entrato con una rovesciata a due passi da Meret pareggia i conti (l’ultimo gol dell’attaccante proprio contro gli azzurri nel match d’andata). Calzona corre ai ripari. Fuori uno spento Zielinski ed un esausto Politano per Traorè e Raspadori. Prima Osimhen e poi Juan Jesus esaltano ancora Milinkovic Savic. Nel finale arriva anche la traversa colpita da Kvara con un tiro cross. L’assalto c’è, Calzona resta imbattuto, ma stavolta manca la stoccata vincente.

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