L'uomo che ha cambiato quattro squadre in sei anni ha una voglia matta di scendere dalla giostra, di smettere di cercare nuovi luna park. Victor Osimhen è ora uno dei centravanti più forti d'Europa, capocannoniere in serie A e mattatore a Francoforte, l'uomo dei sogni. E la maglia azzurra, questo cammino strepitoso, gli ha fatto perdere la voglia, probabilmente, di fare altri traslochi. «Io sto bene qui». Già, ma Victor conosce le leggi del successo e del mercato. E dunque sa come vanno certe cose: «Il mio futuro, però, è nelle mani della società e non so cosa succederà alla fine dell'anno». Osimhen è il giocatore più decisivo del campionato, uno degli uomini chiave dell'EuroNapoli che è a un passo dai quarti Champions. La notte con l'Eintracht non ha aggiunto nulla rispetto a quello che si sa di lui. Il periodo dell'irrequietezza è definitivamente alle spalle. Ma le sue parole, in Germania, un po' spaventano. Ma non rovinano la festa per lo scudetto alle porte e per i quarti di finale in Champions a portata di mano. Se dovesse arrivare una offerta «irrinunciabile», De Laurentiis dirà di sì. È la legge del club. Nel Napoli non ci sono incedibili, solo Kvara lo sarà la prossima estate. A Napoli, Osi sta benissimo. Qui ha trovato una squadra che funziona, un allenatore che sa come prenderlo. «Essere il capocannoniere non è la mia priorità, viene prima la squadra», ha detto il nigeriano a Espn: «Quando fai così bene è normale che i club migliori ti guardino, attrarre il loro interesse mi trasmette la motivazione per fare di più per me e per la mia squadra. Sono concentrato solo sul Napoli, loro hanno l'ultima parola. Alla fine dell'anno vedremo cosa accadrà, ma non dipende da me. Spetta alla società». Parole che fanno capire che le big bussano alle porte: il Manchester United, il Chelsea, l'Atletico Madrid. Motivo d'orgoglio.
In terra di Germania, Aurelio De Laurentiis ritrova la parola.
Il rinnovo del Chucky Lozano è uno degli argomenti della primavera, De Laurentiis è perplesso: «Cambia i suoi agenti continuamente, quindi dovremo incontrarci con i nuovi rappresentanti per parlare del suo futuro. Mi auguro che resti a Napoli a lungo». Ha un contratto da più di 4 milioni a stagione, difficile poter rinnovare agli stessi ingaggi. «Lo sapevo che sarebbe stata una grande stagione, dovevamo girare pagina: quando hai per troppo tempo gli stessi giocatori, anche se sono bravissimi, diventano demotivati. I nuovi si sono dimostrati subito affidabili. Non è il Napoli del singolo, ma del gruppo. Questo Napoli per tanto tempo può dire ancora la sua». Al centro del progetto tecnico sempre Luciano Spalletti: rinnovo automatico fino al 2024 a 2,7 milioni di euro. Poi, si vedrà se prolungare ulteriormente o meno. Ma non adesso.