Osimhen simbolo del Napoli: «I top club mi guardano, dipende tutto dalla società»

Manchester United, Chelsea e Atletico Madrid alla finestra

Solo abbracci per Victor Osimhen
Solo abbracci per Victor Osimhen
di Pino Taormina
Giovedì 23 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:59
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L'uomo che ha cambiato quattro squadre in sei anni ha una voglia matta di scendere dalla giostra, di smettere di cercare nuovi luna park. Victor Osimhen è ora uno dei centravanti più forti d'Europa, capocannoniere in serie A e mattatore a Francoforte, l'uomo dei sogni. E la maglia azzurra, questo cammino strepitoso, gli ha fatto perdere la voglia, probabilmente, di fare altri traslochi. «Io sto bene qui». Già, ma Victor conosce le leggi del successo e del mercato. E dunque sa come vanno certe cose: «Il mio futuro, però, è nelle mani della società e non so cosa succederà alla fine dell'anno». Osimhen è il giocatore più decisivo del campionato, uno degli uomini chiave dell'EuroNapoli che è a un passo dai quarti Champions. La notte con l'Eintracht non ha aggiunto nulla rispetto a quello che si sa di lui. Il periodo dell'irrequietezza è definitivamente alle spalle. Ma le sue parole, in Germania, un po' spaventano. Ma non rovinano la festa per lo scudetto alle porte e per i quarti di finale in Champions a portata di mano. Se dovesse arrivare una offerta «irrinunciabile», De Laurentiis dirà di sì. È la legge del club. Nel Napoli non ci sono incedibili, solo Kvara lo sarà la prossima estate. A Napoli, Osi sta benissimo. Qui ha trovato una squadra che funziona, un allenatore che sa come prenderlo. «Essere il capocannoniere non è la mia priorità, viene prima la squadra», ha detto il nigeriano a Espn: «Quando fai così bene è normale che i club migliori ti guardino, attrarre il loro interesse mi trasmette la motivazione per fare di più per me e per la mia squadra. Sono concentrato solo sul Napoli, loro hanno l'ultima parola. Alla fine dell'anno vedremo cosa accadrà, ma non dipende da me. Spetta alla società». Parole che fanno capire che le big bussano alle porte: il Manchester United, il Chelsea, l'Atletico Madrid. Motivo d'orgoglio. 

In terra di Germania, Aurelio De Laurentiis ritrova la parola.

Se ne è stato a lungo defilato, ha assorbito le critiche e ora lentamente prova a mettersi al centro di ogni cosa. Con un pizzico di nostalgia per il tempo perso a stare dietro le quinte. «A volte se arrivano proposte irrinunciabili...». Già, come si fa a pensare che abbia torto? Il patron parla di Lozano a Tnt Mexico. Ma poi passa alle stelle da blindare, Lobotka, Osimhen, Zielinski, Kvaratskhelia. Lascia intendere che il prezzo lo fa lui, il messaggio è chiaro, è un avvertimento ai pirati del mercato. «Sono molto bravo a fare i contratti, quando vengono da me sono bloccati. Non sarà difficile trattenerli, ma mai dire mai perché a volte ci sono delle offerte che non si può fare a meno che accettare. Secondo me li vedremo brillare ancora per tanto tempo». C'è poco da capire: con il prezzo giusto, la gioielleria Napoli apre le sue vetrine. Altro che «non vendo nessuno». Vende, ma solo se arrivano offerte stratosferiche. Le sue parole sono un avviso ai naviganti: se pensate di venire a trattare e tirare sul prezzo, perdete tempo. Perché il Napoli è in salute economica e non ha bisogno di cedere le sue stelle per ragioni di mercato. Se vende, lo fa solo per prezzi folli. Per esempio 140 milioni per Osimhen o almeno 65 milioni anche per Lozano, eletto Mvp del match dalla Uefa.

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Il rinnovo del Chucky Lozano è uno degli argomenti della primavera, De Laurentiis è perplesso: «Cambia i suoi agenti continuamente, quindi dovremo incontrarci con i nuovi rappresentanti per parlare del suo futuro. Mi auguro che resti a Napoli a lungo». Ha un contratto da più di 4 milioni a stagione, difficile poter rinnovare agli stessi ingaggi. «Lo sapevo che sarebbe stata una grande stagione, dovevamo girare pagina: quando hai per troppo tempo gli stessi giocatori, anche se sono bravissimi, diventano demotivati. I nuovi si sono dimostrati subito affidabili. Non è il Napoli del singolo, ma del gruppo. Questo Napoli per tanto tempo può dire ancora la sua». Al centro del progetto tecnico sempre Luciano Spalletti: rinnovo automatico fino al 2024 a 2,7 milioni di euro. Poi, si vedrà se prolungare ulteriormente o meno. Ma non adesso. 

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