Cannavaro, la doppia bandiera
di Napoli e Sassuolo

Capitano azzurro, emigrò in Emilia e diventò subito protagonista

Paolo Cannavaro capitano della Coppa Italia 2012
Paolo Cannavaro capitano della Coppa Italia 2012
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Giovedì 24 Agosto 2023, 08:57
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Napoli-Sassuolo. E pensi inevitabilmente a Paolo Cannavaro, capitano della squadra azzurra che tornò in Champions League nel 2011 e un anno dopo vinse la Coppa Italia, primo trofeo della era De Laurentiis. Poco meno di due anni dopo il fratello del capitano Mondiale, quello che sembrava un intoccabile della squadra azzurra, lasciò il Napoli. Non vi fu feeling con il nuovo allenatore Rafa Benitez e peraltro la società ben poco fece per trattenerlo. E così, all'inizio del 2014, Cannavaro decise di tornare in Emilia, dove aveva vissuto (e bene) al fianco di Fabio nel grande Parma di Tanzi. Un'esperienza importante, con Paolo protagonista della crescita della squadra, fino alla decisione  all'età di 36 anni di chiudere la carriera e di raggiungere Fabio in Cina, dove avrebbero vinto da allenatori uno scudetto col Guangzhou Evergrande.

Paolo ha lasciato una “traccia” nel Sassuolo, suo figlio Adrian, diventato uno dei migliori giocatori del vivaio neroverde.

Dopo aver abitato a lungo in Emilia ha deciso di tornare a Napoli. «Sono finalmente riuscito a trovare la casa che sognavo da tempo». Qui, nella sua città, dove sono forti le radici. «Il legame con Napoli e il Napoli l'ho difeso anche quando sono stato lontano per ragioni di lavoro: il sentimento non si deve mai nascondere», ci spiegò in una recente intervista telefonica, le parole chiare al cellulare mentre passeggiava nelle acque di Formentera. La sua vacanza è durata un po' di più del solito perché non c'era una squadra da allenare col fratello Fabio e l'amico fraterno Ciccio Troise dopo l'interruzione del rapporto col Benevento. 

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Domenica Paolo sarà spettatore di Napoli-Sassuolo al Maradona, il suo stadio, dove - anche da avversario - correva sotto la curva per ringraziare i tifosi degli applausi. Azzurro per sempre.

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