Garcia va da Napoli: le ultime ore napoletane di Rudi, nessun confronto col presidente

Ma Rudi non rinuncerà al biennale da 6 milioni di euro

Rudi Garcia
Rudi Garcia
Lunedì 13 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 14 Novembre, 07:31
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La situazione è precipitata in 90’, il collasso è stato totale, sotto gli occhi di tutti: no, De Laurentiis ha perso ogni speranza che Garcia possa essere l'uomo del riscatto. È uscito dallo stadio due ore dopo la fine della partita, senza passare per lo spogliatoio, evitando squadra e Garcia, ordinando il silenzio stampa che ha sempre il sapore della condanna definitiva. È il capolinea per il tecnico francese. A suo modo di vedere, Aurelio De Laurentiis le ha provate tutte prima di arrivare a questo punto. In realtà, ha solo aiutato la barca ad affondare ancora di più, dopo le decisioni-suicida di questa estate. Il capro espiatorio è qui: andrà via. Questione di ore, magari di formule. Lui, sia chiaro, non si dimetterà: non rinuncerà al biennale da 6 milioni di euro che ha firmato a giugno. Dunque, dovrà essere licenziato. 

Rudi Garcia non ha visto De Laurentiis. Il rapporto ormai è compromesso. L'umore del patron azzurro è nerissimo. Ma né nell'intervallo né alla fine del match è sceso a parlare alla squadra. Segnale che la decisione è presa, difficile che possa esserci un ripensamento. Le valigie sono pronte, in tasca un biglietto di sola andata per Nizza. L'uomo, prima ancora dell'allenatore, è allo stremo e intorno non vede più nessuno, se non i suoi collaboratori Stephane Jobard e Claude Fichaux.

Nessuno sembra seguire più Garcia. Altrimenti non franerebbe un'altra volta a distanza di pochi giorni dalla figuraccia con l'Union. Altrimenti non sarebbe incapace di costruire una sola azione da gol per quasi tutto il secondo tempo e gran parte del primo, al netto dei guai tattici. Per De Laurentiis, con l'Empoli Garcia ha dimostrato di non essere lucido: e poco importa che il pari dell'Atalanta e la sconfitta del Bologna lasciano gli azzurri in piena zona Champions. Pesa l'assenza del gioco, la sensazione del presidente che Garcia non abbia il controllo del Napoli. Voleva già intervenire 20 giorni fa, ringraziare Garcia perché ci ha provato a raccogliere l'eredità di Spalletti, anche se in condizioni oggettivamente difficili. E sostituirlo. Oggi, nel vertice romano, arriverà l'ufficializzazione. Pochi dubbi. A meno che durante la notte sia l'aspetto economico del fallimento a frenare la scelta di De Laurentiis: il suo addio costa circa 10 milioni di euro. Sembra complicato immaginarlo in panchina con l'Atalanta. De Laurentiis e Garcia sabato sera hanno anche cenato assieme, ovvero nella stessa tavolata. Non c'erano segnali di ostilità immediata. Anzi, battere l'Empoli avrebbe regalato una sosta serena. Il gesto del 4-2-3-1 è visto da De Laurentiis come un affronto ma a far saltare i nervi è il rendimento del primo tempo della squadra. Lui scende furioso nel suo salottino privato, le telecamere lo riprendono scuro in volto. Ma evita squadra e tecnico, rinuncia ai suoi suggerimenti e a dare la carica. Il secondo tempo, che guarda con al fianco i fratelli Cannavaro, lo trascorre in silenzio. Dopo sparice. E il tecnico intuisce di essere un dead man walking, calcisticamente parlando. 

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