Sassuolo-Napoli, probabili formazioni: Calzona tenta la scossa

«Fisicamente stiamo bene: è un problema di testa»

Francesco Calzona
Francesco Calzona
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Martedì 27 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 07:29
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Prima un colloquio con la dirigenza e poi un summit con la squadra da parte di Francesco Calzona. In mezzo, l'ennesimo «tackle» dell'agente di Kvaratskhelia - Mamuka Jugeli - che ieri è tornato nuovamente a parlare del futuro della stella georgiana. Il tutto a pochi giorni di distanza dalle due sostituzioni consecutive che sono toccate al suo assistito (a Cagliari e con il Barcellona in Champions) da parte del nuovo allenatore azzurro. «Barcellona e Psg? Per Khvicha ci sono offerte da parte delle migliori società al mondo - ha detto Jugeli - Basta vederlo: come potrebbe essere possibile non avere questo tipo di proposte? A maggio tutto sarà chiaro». È chiaro che il procuratore abbia voluto rimarcare il valore del n. 77 proprio in un momento in cui la sua stella brilla un po' meno del solito in campionato e dando implicitamente anche una scadenza in chiave contrattuale a De Laurentiis (ultimatum?) per il futuro. Kvara è legato al Napoli fino al 2027, il club vorrebbe prolungare l'accordo, ma finora ci sono stati soltanto timidi approcci tra le parti. Il suo management in ogni caso si aspetta un forte ritocco verso l'alto del suo ingaggio (attualmente di 1,5 milioni all'anno). Un po' come fatto con Osimhen, insomma. Si vedrà. L'auspicio è che si eviti almeno un altro braccio di ferro che risulterebbe dannoso per tutti.

La parola d'ordine in ogni caso è una soltanto per Francesco Calzona che resta concentrato sul campo. Crederci sempre e comunque.

Crederci sopratutto fino alla fine. Che sia la bandiera a scacchi di questa tormentata stagione agonistica o il triplice fischio di una partita (come quello di Cagliari che è costato i tre punti), il leit motiv dovrà essere questo. L'allenatore del Napoli ha vestito i panni del motivatore ieri mattina alla ripersa degli allenamenti a Castel Volturno. E prima ancora ne ha parlato con la dirigenza. Tecnico e staff avevano avuto modo di rivedere al videotape la partita in terra sarda. L'allenatore è sempre più convinto che il blackout dei campioni d'Italia sia figlio di cali di concentrazione, piuttosto che di altro («Fisicamente stiamo bene: non vedo giocatori che restano a terra per i crampi. È un problema di testa» ha detto). Ed ieri lo ha ribadito alla dirigenza prima di manifestarlo alla squadra. L'allenatore si è chiuso nello spogliatoio con tutta la rosa per rimarcare alcuni concetti ed anche per caricare a dovere il gruppo in vista di un rush finale in cui gli azzurri avranno l'obbligo di provarci. A partire da domani pomeriggio con il Sassuolo. L'ex ragazzo di Calabria, insomma, lavora per trasmettere serenità e convinzione al gruppo. 

Ma il tempo è tiranno e siamo già alla vigilia di una partita delicata che gli azzurri avranno l'obbligo di provare a vincere per rialzare subito la testa e gettarsi alle spalle il pareggio in zona... Cagliari subìto in terra sarda. Domani pomeriggio si gioca ancora in trasferta, contro il Sassuolo. Un'altra squadra che naviga nei bassifondi della graduatoria ed ancora una volta saranno le motivazioni a fare la differenza. Domani al Mapei Stadium, il Napoli scenderà in campo con il solito canovaccio: non si deroga dal 4-3-3, ma ci saranno comunque dei cambi rispetto a Cagliari. Ufficialmente per un pizzico di turnover più che legittimo considerando il mini tour de force che si chiuderà domenica prossima nel big match con la Juventus di Giuntoli al Maradona (stadio verso il sold out, venduti già 43mila biglietti). Per la sfida con il Sassuolo, invece, rientrerà Giovanni Di Lorenzo in difesa. Il capitano ha scontato il turno di squalifica e si riprende la fascia: sia quella sul braccio, sia quella sul campo (a destra). Ostigard e Mario Rui proveranno a giocarsi le chance per una maglia da titolare. A centrocampo, invece, Traorè è uno dei tanti ex ed insidia Zielinski nella posizione di mezzo sinistro.

Capitolo attacco. Una delle intuizioni di Calzona è stata quella di Raspadori come esterno offensivo di destra del tridente. Jack ha risposto presente e dovrebbe essere confermato nel suo ex stadio proprio in quella posizione. Osimhen sta bene: ieri si è allenato con la squadra, è in forma (per lui due reti in due partite da quando è rientrato) e guiderà l'attacco azzurro. Nuova chiamata per Kvaratskhelia. E chissà che Calzona non abbia ricordato anche questo nel preparare la sfida sulla via Emilia. Una chance per rialzare la testa e guardare comunque ad un piazzamento in Europa per la prossima stagione. Che sia la Champions (attualmente una chimera considerando gli 11 punti di ritardo sul quarto posto) oppure le competizioni minori lo si capirà soltanto alla fine. La parola d'ordine è cederci: sempre e comunque. 

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