Scudetto Napoli, doppia festa in piazza e allo stadio Maradona

Ma De Luca frena: non moltiplicare le piazze della festa

Continuano i preparativi a Napoli
Continuano i preparativi a Napoli
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 7 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 8 Aprile, 08:33
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La festa e la sicurezza. Sul binomio inscindibile che toglie il sonno ai responsabili dell'ordine pubblico ieri mattina in Prefettura si è tenuta una nuova riunione alla quale hanno partecipato anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il sindaco Gaetano Manfredi.

E sono due le notizie che emergono dal vertice presieduto da Claudio Palomba. La prima è la fissazione di una prima data indicativa per le eventuali celebrazioni dell'atteso terzo scudetto: che dovrebbe essere il quattro giugno (se non il tre), con un evento fissato proprio all'interno dello stadio Maradona; la seconda suona invece come una forte presa di posizione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale ha fatto intendere di essere contrario alla organizzazione di troppi eventi celebrativi nelle altre piazze dell'area metropolitana.

Ma procediamo con ordine. Il 4 giugno il Napoli ospiterà la Sampdoria, e al termine dell'incontro la gioia incontenibile dei tifosi azzurri dovrebbe sfociare rimanendo però contenuta nel catino di Fuorigrotta, capace di ospitare 50mila persone.

Il patron del Napoli vorrebbe celebrare qui la consegna della coppa per lo scudetto, seguita poi da un concerto. Un'ipotesi che consentirebbe di coniugare sicurezza e divertimento.

È spuntata anche una seconda ipotesi: quella di far coincidere in contemporanea all'evento nello stadio anche una seconda festa al Plebiscito, dove verrebbe installato un maxi-schermo con trasmissione in diretta delle immagini che arrivano da Fuorigrotta. E i megascreen potrebbero essere addirittura moltiplicati: sì, perché nell'ottica di decongestionare le piazze e spalmare sui territori i raduni l'idea che prende sempre più corpo è quella di individuare altri luoghi di festa in più quartieri della città (Scampia e piazza Mercato, per esempio) e dell'area metropolitana (Portici, Giugliano, Pozzuoli e Castellammare). 

In quest'ottica di programma il Comune di Napoli avrebbe un ruolo primario (anche sul fronte dell'impegno di spesa), ma non ovviamente per quel che riguarda l'ordine pubblico, che spetta pur sempre alle forze dell'ordine. Tutto il capitolo legato alla gestione della sicurezza - e su questo tutti i partecipanti al Comitato hanno convenuto - non può che essere gestito da un unico soggetto: la Questura

 

Poi c'è la posizione della Regione, che fa sapere di non essere favorevole ad accettare l'idea che si moltiplichino le piazze della festa, pur avendo ribadito di voler contribuire economicamente alla grande festa di Napoli e del Napoli. Una posizione politicamente chiara, netta, ma che nello stesso tempo mal si armonizza con la programmazione di più eventi sul territorio. 

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Non viene confermata invece un'ipotesi che pure era trapelata al termine del vertice: quella di sdoppiare in due date (quelle del tre e quattro giugno) i festeggiamenti. L'eventualità delle date è legata solo alla programmazione del calendario di serie A (e dei suoi anticipi). Al termine della riunione tutti i partecipanti sono andati via senza rilasciare dichiarazioni. Seguiranno ovviamente nuovi incontri tra i soggetti interessati, anche se la linea di base è ormai tracciata: qualunque esplosione di gioia per il terzo scudetto dovrà essere subordinata ai principi di sicurezza collettiva. Non si è discusso invece della festa spontanea dei napoletani per il giorno in cui il Napoli dovesse vincere matematicamente lo scudetto. 

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