LA DIRETTA

Udinese-Napoli 1-1: dopo 33 anni gli azzurri sono campioni d'Italia!

Il Napoli torna in campo dopo il pareggio con la Salernitana

Udinese-Napoli live
Udinese-Napoli live
Mercoledì 3 Maggio 2023, 06:03 - Ultimo agg. 4 Maggio, 23:31

Scontri in campo alla Dacia Arena

Scontri si sono verificati in campo quando alcune decine di tifosi dell'Udinese sono scesi in campo dove era in corso una pacifica invasione di campo da parte dei tifosi del Napoli. Dopo qualche scaramuccia con i supporter azzurri che si sono ritirati e l'azione delle forze dell'ordine, la situazione è tornata lentamente alla normalità. 

Il Napoli torna campione d'Italia!

Pareggiando 1-1 in casa dell'Udinese il Napoli è campione d'Italia a cinque giornate dal termine. Al gol di Lovric nel primo tempo ha risposto ad inizio ripresa Victor Osimhen. Il gol del pareggio che ha significato la matematica certezza della vittoria dello scudetto e la festa dei tifosi napoletani. 

Entra Lozano per Kvara

All'84' esce Kvaratskhelia per Lozano, il Chucky. 

I ritmi si abbassano

Thauvin e Festy dentro per Sottil. I ritmi si abbassano. I friulani non vengono a pressare. Il match s'incanala verso il pareggio che consentirebbe al Napoli di diventare campione d'Italia.

Cori offensivi e di esultanza

Sembrava fatto apposta: la tifoseria bianconera intonava «Spalletti uomo di m...» e pochi istanti dopo il Napoli ha segnato il gol del pareggio che, se diventasse il risultato finale, assegnerebbe lo scudetto agli azzurri. Ironia della sorte il tecnico azzurro ha risposto ai tifosi bianconeri alzando in alto entrambe le braccia e rimanendo in questa posizione per alcuni secondi, girandosi verso l'altra metà campo appena in tempo per vedere che i suoi segnavano. Fino al momento del gol tra le due curve era stato un continuo batti e ribatti di sfottò a colpi di coro. Più offensivi quelli della tifoseria udinese: «Noi non siamo napoletani», «Io odio Napoli». Inneggianti alla vittoria o comunque rivolti alla propria squadra quelli dei supporter azzurri: «Osimhen gonfia la rete», «Vinci per noi vinci per noi», «Abbiamo un sogno nel cuore». Il pareggio del Napoli, però, ha fatto scattare una vera battaglia di cori, scanditi anche da percussioni.

La punizione pericolosa

Al 76' buona punizione azzurra conquistata da Lobotka. Zielu sul pallone, cross e Di Lorenzo per poco non arriva 

La chance di Zielinski

Al 65' Osimhen segna di nuovo ma Abisso fischia fallo. Al 70' Zielinski vicino al raddoppio ma sventa Silvestri

L'ingresso di Zielinski

Al 63' fuori Ndombele, non irresistibile, e dentro Zielinski: più qualità

Esplode il tifo azzurro

Osimhen segna il pareggio del Napoli e lo stadio Dacia Arena letteralmente esplode. Il catino che per tutto il primo tempo è stato abbastanza tranquillo con una serie di cori da una e dall'altra parte, d'improvviso si è animato in un boato continuo durato alcuni minuti. Tra lo sventolio di centinaia di bandiere della tifoseria partenopea, decine di fumogeni di colore bianco e azzurro sono stati accesi. Uno in particolare è stato lanciato in campo ma è stato subito portato via da un vigile del fuoco. 

Il pari di Osimhen!

Al 51' Osimhen in mischia sigla il pareggio. Anguissa spiazza tutti in area e arriva il piattone vincente di Victor

Inizia il secondo tempo

Inizia la ripresa alla Dacia Arena, nessun cambio. Occorre invece un cambio di marcia da parte degli azzurri

Primo tempo in svantaggio

Finisce il primo tempo alla Dacia Arena: il Napoli perde. Ed è inguardabile.

Ehizibue graziato

Al 34' nuovo fallo di Ehizibue già ammonito su Kvara: non viene sanzionato nulla. Proteste per l'arbitraggio

Occasione per Osimhen

Al 30' conclusione velenosa di Udogie, Meret sventa. Gli azzurri sbandano, sentono la pressione. Non danno l'idea di poter essere pericolosi quando scocca la mezz'ora. Nel deserto arriva uno stacco di Osimhen, di poco fuori.

Kvara: proteste per un rigore

Dopo il vantaggio bianconero, gli azzurri si inibiscono e non riescono a combinare granché. Al 20' Kvara è atterrato in area: proteste ma il contatto visto al replay è fuori. Al 23' Osimhen stacca di testa: risponde Silvestri. Ma era fuorigioco. 

Il gol di Lovric

Al 13' gol dell'Udinese con Lovric che insacca a sorpresa alle spalle di Meret. 

I primi tentativi azzurri

Napoli concentrato in avvio. Al 4' colpo di testa di Di Lorenzo parato da Silvestri. All'8' conclusione di Elmas respinta. Reti bianche dopo 10 minuti.

Ore 20.45: Udinese-Napoli è cominciata!

Ci siamo! Udinese-Napoli è cominciata: basta un punto, 90 minuti separano il Napoli dal suo terzo scudetto. 

Video

Le formazioni ufficiali

Udinese (3-5-1-1)

1 Silvestri; 50 Becao, 29 Bijol, 18 Perez; 19 Ehizibue, 24 Samardzic, 11 Walace, 4 Lovric, 13 Udogie; 37 Pereyra; 30 Nestorovski.

A disposizione: 20 Padelli, 99 Piana, 5 Arslan, 8 Zeegelaar, 14 Abankwah, 15 Buta, 27 Thauvin, 39 Semedo, 67 Guessand. All. Sottil.

Napoli (4-3-3)

1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 3 Kim Min-Jae, 17 Olivera; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 91 Ndombele; 7 Elmas, 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia. 

A disposizione: 12 Marfella, 95 Gollini, 4 Demme, 5 Juan Jesus, 11 Lozano, 18 Simeone, 19 Bereszynski, 20 Zielinski, 23 Zerbin, 31 Zedadka, 55 Ostigard, 70 Gaetano, 81 Raspadori. All. Spalletti. 

C'è clima teso tra gli ultras

Comincia ad avvelenarsi il clima tra gli ultras di Udinese e Napoli. I tifosi partenopei hanno creato un nuovo coro ad hoc contro l'Udinese, che cita anche l'ex campione friulano Zico: «Caro friulano sai che ti dico tu non ha vinto neanche quando avevi Zico. E allora adesso cosa ti resta? Guardare noi che a casa tua faremo festa. Chiudi il balcone, il Napoli è campione. Abbiam riempito la Dacia Arena. Col tuo razzismo ci fai solamente pena».

Il coro risponde anche al duro comunicato della Curva Nord Udinese 1896, in merito ai possibili festeggiamenti della tifoseria partenopea questa sera alla Dacia Arena e a Udine città: «Non abbiamo mai permesso a juventini, milanisti e interisti di festeggiare nella nostra città. Allo stesso modo, a maggior ragione, non sono graditi ne tollerati festeggiamenti di alcun tipo da parte dei napoletani. Udine è solo bianconera, rispetto!».

Il brindisi dei tifosi a Udine

Cresce a Udine l'attesa per la partita di stasera. In programma questo pomeriggio brindisi augurali organizzati dal locale Napoli Club Udine Partenopea, come ha riferito il presidente Pietrangelo Chierchia. «Alcuni tifosi si aggirano in queste ore attorno all'albergo a Udine nord dove è alloggiata la squadra - ha raccontato - , ma poiché la zona è blindatissima, non è possibile stazionarvi a lungo».

Ieri sotto l'albergo, diversi tifosi partenopei, anche accompagnati dalle loro famiglie, si sono ritrovati per dare un festoso benvenuto, anche con lo scoppio di qualche petardo e fuoco d'artificio, alla squadra di Spalletti giunta in serata. «È probabile che diversi tifosi andranno prima della partita all'albergo con l'intenzione di scortare la squadra diretta allo stadio», ha anticipato Chierchia. 

L'appello dell'Udinese: «Respect»

«La Dacia Arena è nata per ospitare grandi partite e godere dello spettacolo del calcio con passione e amore per i propri colori, supportando la propria squadra e rispettando gli avversari. Chi ama il calcio, vive di questi valori». È l'appello lanciato sui social dall'Udinese Calcio in vista della gara scudetto di questa sera con il Napoli. Un invito al fairplay rivolto principalmente alla tifoseria bianconera, ma che viene esteso anche alle migliaia di persone che confluiranno allo stadio per assistere al match per sostenere la squadra di Spalletti.

La squadra in palestra per il risveglio muscolare

Il silenzio prima della tempesta. La squadra è nel ritiro nella periferia di Udine e un po' alla volta stanno arrivando i primi tifosi. L'avamposto dell'invasione dei 14mila cuori azzurri in attesa in giornata.  Alle 11 la squadra al completo dopo la colazione a buffet è scesa in palestra per il risveglio muscolare. 

Udine è già azzurra!

È la notte, la grande notte. Nessuno vuole mancare. Per molti tifosi azzurri è lo scudetto del sogno più bello. Bisogna però essere nati nel secolo scorso per ricordarsi di quello splendido pomeriggio di 33 anni fa quando Baroni saltò più in alto di tutti e mise ko la Lazio all'ultima giornata. 

 

Vince la Lazio, niente scudetto in hotel

La Lazio batte 2-0 il Sassuolo all'Olimpico, e rinvia la matematica certezza dello scudetto per il Napoli.

La capolista, che ora ha 15 punti di vantaggio sulla Lazio seconda (79 a 64 punti) per laurearsi campione d'Italia dovrà almeno pareggiare domani sera, alle 20.45, in casa dell'Udinese. 

Delirio azzurro in Friuli

La squadra del Napoli è stata accolta all'arrivo al Trieste Airport di Ronchi dei Legionari da un caldo abbraccio da parte delle centinaia di tifosi partenopei. L'aereo è atterrato con qualche minuto di ritardo. Quasi tutti soci o simpatizzanti frequentatori del Napoli Club di Udine, i sostenitori alla vista dei loro beniamini hanno sventolato bandiere azzurre, a scacchi bianco e azzurre e con il simbolo dello scudetto, e intonato canti e slogan di sostegno e affetto.

Il passaggio dell'autobus con a bordo i calciatori e lo staff della società sportiva (con tanto di simbolo «N» in un cerchio e la scritta «Sarò con te») è stato festosamente salutato e quasi circondato dalla folla dei tifosi.

La tifoseria ha organizzato una staffetta con un centinaio di auto che si sono affiancate a quelle ufficiali di polizia e carabinieri, intesa come una affettuosa scorta ai propri beniamini. La squadra alloggerà in un albergo alle porte di Udine - il Là di Moret che ospita quasi tutte le squadre della serie A - ora blindato. All'esterno, comunque, c'è già da un paio di ore un presidio di supporter. 

L'elenco dei convocati

Mancano solo Politano e Mario Rui tra i convocati azzurri. Il club ha diramato l'elenco dei calciatori arruolabili ma a Udine ci saranno anche due infortuni. Per la partita che potrebbe valere lo scudetto, Spalletti ha deciso di portare con sè tutti i calciatori della rosa. 

I bookie scommettono sul Napoli

Fallito un tentativo, il Napoli vola a Udine per chiudere matematicamente il discorso scudetto e far partire la festa. Stavolta, a differenza di domenica scorsa, sarà ininfluente il risultato della formazione di Luciano Spalletti, a patto che quest'ultima esca dalla Dacia Arena con i tre punti in tasca: sito che i betting analyst di Goldbet e Better vedono come altamente probabile, in quota a 1,78. Il successo dell'Udinese, invece, si gioca a 4,75, con il pari a 3,65. 

Sottil a Udinese Tv: «Abbiamo l'obbligo di finire bene»

«Non mi interessa se domani il Napoli vincerà o meno lo scudetto, perché noi abbiamo un obiettivo ben preciso che ho già detto più volte: arrivare più in alto possibile, nella parte sinistra della classifica. Abbiamo l'obbligo verso noi stessi, la proprietà e verso i nostri tifosi e la volontà di finire alla grande questo campionato, anche per una mentalità e crescita futura di squadra. Noi abbiamo le possibilità e la qualità per mettere in difficoltà le big, come abbiamo dimostrato fino a questo momento». Lo ha affermato, alle telecamere di Udinese Tv, il tecnico Andrea Sottil. 

La stoccata a Sarri: «Non faccio il tifo contro»

La chiosa di Luciano Spalletti è polemica: «Sarebbe facile per me rispondere a Sarri che sarebbe bello che si qualificasse il più tardi possibile per la Champions League ma non lo faccio, io non faccio il tifo contro. È chiaro che mi farebbe piacere chiuderlo subito ma siamo pronti ad andare a fare in campo tutto ciò che serve».

E sullo scudetto dell’onestà tanto caro a De Laurentiis, l'allenatore del Napoli aggiunge: «È un dato di fatto che lui riesce a tenere i conti in ordine e sono d’accordo con lui, per il resto non commento».

La carezza ai grandi ex: «È anche merito loro»

È lo scudetto di tutti. Luciano Spalletti rende merito anche a chi non c'è più: «Quest’anno stiamo giocando un secondo tempo, il primo c’è stato la stagione scorsa. Ho ricevuto contributi importanti anche da calciatori che sono andati via per creare la squadra di oggi. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Mertens, Ghoulam, gente che ci ha dato molto con la loro personalità».

Il bastone e la carota

Parole dolci per Kvaratskhelia, paroline meno dolci per Osimhen. «Bisogna saper essere difensori anche da attaccanti. È un completamento che la squadra deve avere per il futuro», dice Luciano Spalletti a chi gli chiede del gol della Salernitana.

Per Di Lorenzo, invece, solo applausi: «Come lui in questo campionato non ce n’è ma per fare una stagione come la nostra devi avere 22 calciatori forti».

Il messaggio per Kvaratskhelia

Niente paragoni, grazie: «Non so se è la squadra più forte che ho allenato. Accostare due squadre lontane nel tempo non è giusto. Sono fortunato, ho allenato squadre forti e calciatori fortissimi. I calciatori che arrivano a Napoli sono costretti a dare di più per la percezione che c’è dell’amore verso la squadra. Anche fermo ai semafori percepisci l’amore che c’è», scandisce Luciano Spalletti. E invia messaggi d'amore a Kvaratskhelia: «È un calciatore delizioso ma giovanissimo, ha molto da imparare ma imparerà e diventerà un super calciatore».

«Il mio contratto? Pensiamo a festeggiare»

È presto per parlare di contratto: «Ci sono ancora da fare belle cose, più belle del mio contratto. Vogliamo completare quest’anno che ancora non è completato, poi penseremo a festeggiare perché è giusto così. E poi penserò a rimettermi in gioco chiedendomi sempre la stessa cosa: sono nelle condizioni di dare a questo pubblico quello che merita?», taglia corto Luciano Spalletti. Ma restare qui, è evidente, gli piacerebbe tanto: «Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti agli occhi miei, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti».

Un percorso lungo un anno: «Io ripagato dal lavoro»

Davanti agli occhi scorre tutto il cammino di quest'anno: «Un po’ di timore c’è, ma c’è anche il ricordo di quanto fatto fin qui, delle nostre qualità e delle partite fatte. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento e la nostra convinzione», sentenzia Luciano Spalletti

Tutto il resto è orgoglio: «Vengo ripagato dal lavoro, non dal risultato. Sono stato felice della disponibilità che ho trovato quest’anno. Ma vincere lo scudetto a Napoli è una cosa extra, un super lusso, che mi farà stare comodo in qualsiasi posizione. Vivrò bene il resto della mia vita, calcistica e non».

L'ultimo rammarico: «Mi dispiace per i tifosi»

C'è ancora delusione per il risultato nel derby: «Vedere i nostri tifosi dispiaciuti domenica ci ha mortificato, noi ci nutriamo della loro felicità», osserva Luciano Spalletti. E continua: «Il mio pensiero va sempre a loro. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti».

Spalletti cuore di Napoli: «Ci stammo trezzianno lo scudetto»

Luciano Spalletti cuore di Napoli: «Lo scudetto? Ce lo stammo trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli. Sin dall’inizio sapevo di aver a che fare con una squadra di purosangue. Sono felice, hanno saputo mostrare subito le loro qualità. Ci sono stati momenti difficili. Questo scudetto è qualcosa che esce dagli schemi: ne trarrà vantaggi il Napoli, la città, ma anche tutti gli addetti a questo sistema. La squadra lo merita, c’è da fare ancora l’ultimo strappo che è la cosa più difficile. Si continua a lavorare come sempre, sapendo che ci sarà da ripetersi anche dopo l’aritmetica. Nessuna divagazione». 

La conferenza stampa di Spalletti in diretta

Ci siamo. Puntuale come sempre, alle 12.30 Luciano Spalletti prende la parola da Castel Volturno. E celebra Udine: «Sono legato a tanti in Friuli. Ci sono squadre in cui sono rimasto per anni. A Roma sette anni, cinque anni allo Zenit, a Empoli e anche a Udine. Si dice che ho un carattere difficile e questo stride un po’. È complicato trovare un altro allenatore che ha girato solo quattro o cinque squadre. A Udine fui chiamato quando c’erano difficoltà: ci salvammo ma l’anno dopo andai altrove prima di tornarci. Saluterà Pierpaolo Marino, con cui ho un legame, ha ragione quando dice che il Napoli di questi livelli parte da lui. I Pozzo mi hanno dato moltissimo, con loro ho vissuto l’inizio della mia carriera. E Sottil è stato mio calciatore e già in campo era leader della squadra. Sono ricordi bellissimi, mi fa piacere ritrovarli in un momento che può determinare molto la nostra storia». 

Sarà invasione azzurra a Udine

La metà, che fuori casa fa sempre notizia. La metà della Dacia Arena domani sera sarà colorata d'azzurro. E poco importa se Napoli dista dallo stadio friulano esattamente 840 chilometri. Non esiste limite alla marea azzurra che sta per invadere l'Italia, stavolta anche aritmeticamente. 

Intanto tutti i napoletani residenti nel nord Italia e nelle nazioni limitrofe sono pronti a invadere Udine. In città non si trovano più stanze da giorni, gli hotel sono già pieni da un po'. Sembra di essere a Napoli ma un bel po' più su. Sarà, con ogni probabilità, la prima volta del Napoli scudettato e i tifosi non vogliono perderselo. Anche e soprattutto quelli che Napoli non la vedono da un po'. 

I precedenti tra Udinese e Napoli

Il Napoli ha giocato contro l'Udinese in tre competizioni per un totale di 91 partite, ottenendo 41 vittorie, 31 pareggi e 19 sconfitte. In totale sono 145 i gol fatti e 114 i gol subiti.

Il match in diretta su Dazn

Udinese-Napoli è in programma giovedì 4 maggio alla Dacia Arena di Udine. Il calcio d'inizio, previsto alle 20.45, è stato confermato al termine di un incontro svoltosi in prefettura spegnendo così l'ipotesi di anticipare la partita alle 18 o alle 18.30. Il match sarà trasmessa da Dazn tramite l'app utilizzabile su smart tv, oltre che su console di gioco (PlayStation e Xbox) e dispositivi come Amazon Fire Tv Stick, Timvision Box e Google Chromecast. 

Pareggiando 1-1 in casa dell'Udinese il Napoli è campione d'Italia a cinque giornate dal termine. Al gol di Lovric nel primo tempo ha risposto ad inizio ripresa Victor Osimhen. Il gol del pareggio che ha significato la matematica certezza della vittoria dello scudetto e la festa dei tifosi napoletani. 

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