Verona-Napoli, perché per gli azzurri è vietato sbagliare

Il calendario è favorevole a Fiorentina (a +3) e all'Atalanta

Garcia durante la partita contro la Fiorentina, terza sconfitta stagionale per il Napoli (Foto Ssc Napoli)
Garcia durante la partita contro la Fiorentina, terza sconfitta stagionale per il Napoli (Foto Ssc Napoli)
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 13:00 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 07:31
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C'è poco da discutere. Al di là dei confronti tra De Laurentiis, Garcia, i dirigenti e i giocatori alla ripresa del campionato è vietato sbagliare per il Napoli, che si trova a tre lunghezze dalla zona Champions, l'obiettivo indicato dal tecnico francese, dopo che i grandi progetti per la stagione 2023-2024 indicati dal presidente nei giorni del distacco da Spalletti sono stati riposti in un cassetto, proprio per non accrescere il carico di tensioni sul nuovo allenatore e sul suo gruppo. Servono i punti perché la nona giornata, che si svilupperà da sabato 21 a lunedì 23, mette le squadre più vicine agli azzurri - la Fiorentina che è a +3 e l'Atalanta che è a -1 - in condizione di poter sfruttare turni favorevoli in casa (i viola contro l'Empoli e i nerazzurri contro il Genoa) in caso di un risultato del Napoli differente dalla vittoria. E questo Rudi Garcia, se vuole allontanare lo spettro della crisi e l'ombra dell'esonero, non può permetterselo: la zona Champions, almeno quella, deve essere subito riconquistata. 

Tornare a conquistare i 3 punti, magari con una prestazione convincente come quella di Lecce, consentirebbe agli azzurri di poter guardare con ottimismo al futuro. Anche perché domenica c'è lo scontro diretto Milan-Juve e qualcosa si potrebbe guadagnare rispetto ai rossoneri e ai bianconeri. Peraltro, la squadra di Pioli si presenterà al Maradona domenica 29, nell'ultima partita di un mese in cui il Napoli ha incassato due sconfitte su due nel suo stadio. È chiaro che Garcia non può fare calcoli, né mettere le mani avanti per le assenze di Osimhen, Anguissa e Juan Jesus (ma in difesa c'è il rientro di Rrahmani).

Adesso non può esservi alcun alibi a cui aggrapparsi. 

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