Cybersicurezza: il percorso per diventare cyber security experts

Si parte prima di tutto dal percorso scolastico

Cybersicurezza: il percorso per diventare cyber security experts
Cybersicurezza: il percorso per diventare cyber security experts
di Guglielmo Sbano
Giovedì 28 Settembre 2023, 16:00
5 Minuti di Lettura

La sicurezza informatica ha avuto negli ultimi anni un’espansione che non può essere paragonata a nessun altro settore: da questo è derivata una grande richiesta di esperti, chiamati ad affrontare le sfide e le opportunità che questo campo sta offrendo in relazione al progressotecnologico e al panorama delle minacce informatiche in continua evoluzione. Sta avvenendo piano piano un cambiamento del mindset aziendale poiché ogni azienda, grande o pmi che sia, sta riconsiderando il suo approccio al mantenimento, alla conservazione dei dati e alla sua sicurezza alla luce delle risorse a disposizione: è emersa così un’attenzione graduale sempre maggiore per la cybersecurity e la necessità di esperti che potessero colmare queste competenze. 

Secondo alcune stime dell’Osservatorio cybersecurity & data protection, il 61% delle organizzazioni sopra i 250 addetti ha deciso di aumentare il budget per le attività di sicurezza negli ultimi 12 mesi: nel 2022 il mercato italiano della cybersecurity ha registrato un'accelerazione del 18% in più rispetto al 2021, con un valore di 1,8 miliardi di euro destinato a crescere nel 2023.

Il mercato tuttavia non sta riuscendo a soddisfare la  domanda di esperti, a causa di una serie di motivazioni concomitanti che vanno dalla velocità di crescita della domanda rispetto a quella della formazione dei profili richiesti, all’elevata concorrenza per i talenti specializzati nella discipline di cybersecurity, alla complessità della tecnologia in continua evoluzione. 

Questo il punto di vista di Ermes Cyber Security, eccellenza italiana nel campo della cybersecurity, secondo cui l’elevato grado di competenza dei profili richiesti necessita di tempi di formazione adeguati e non tutte le Università sono state pronte in passato ad inserire nei loro programmi percorsi legati al mondo della cybersecurity e all’intelligenza artificiale adeguati alla domanda del mercato del lavoro. A questo si aggiunge anche il fatto che culturalmente, nel nostro paese, il mondo della cybersecurity e in generale quello delle professioni legate all’ambito It, continua ad essere, purtroppo, appannaggio di una popolazione prettamente maschile e questo taglia fuori un elevato numero di potenziali professionisti.

«Quest’anno può essere considerato come un anno davvero peculiare per il settore della cybersecurity perché è il momento in cui la sicurezza informatica sta diventando una decisione aziendale e non più una strada opzionale da percorrere” commenta Emanuela Panero Chief People Officer di Ermes. “La cybersecurity sta diventando una priorità di investimento, tanto che ogni azienda sta ridisegnando il proprio budget e ciò è dovuto anche alla spinta del Pnrr e all’Agenzia per la Cybersicurezza», ha proseguito la Panero.

La formazione cyber: percorso accademico e corsi

Si parte prima di tutto dal percorso scolastico: la formazione secondaria di 2° grado (licei scientifici e istituti tecnici) offre ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo It, in modo tale da iniziare a costruire le conoscenze necessarie per affrontare successivamente il mondo accademico universitario. Per quanto riguarda la formazione universitaria, i profili  maggiormente richiesti dalle aziende sono quelli di informatica e ingegneria informatica con un focus particolare sulla specializzazione in ambito Intelligenza Artificiale, Data Science, percorsi accademici in cui la possibilità di trovare un impiego prima del conseguimento del titolo è molto elevata. Rimangono,comunque, di grande interesse per le aziende tutte le specializzazioni nelle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Negli ultimi anni si stanno facendo strada anche i percorsi degli Its(Istituti tecnici Superiori) percorsi biennali post diploma che forniscono una formazione pratica e specializzata molto vicina al mondo del lavoro. Vi è, inoltre, la possibilità di ottenere certificazioni grazie ad una vasta disponibilità di corsi online per tenersi aggiornati in un ambito in continua e rapida evoluzione. Piattaforme valide, solo per citarne alcune, sono ad esempio Coursera, Code Academy, Talent Garden e Learnn, che offrono corsi altamente specializzati, carta d’accesso per il mondo cyber. Le figure maggiormente ricercate sono i Data Scientist, Machine Learning Engineer, Ai Research Scientist oltre ai sempre richiesti software engineer.Oltre alle aree tecniche le aziende di cyber security, aumentando di numero e di dimensione, ricercano anche profili con esperienza di cybersecurity nelle aree Sales & Marketing.

Le posizioni aperte in Ermes 

Ermes Cyber Security cresce insieme al mercato e apre le candidature per numerosi posti di lavoro nell’ambito delle professioni tecnologiche e digitali: la ricerca è già aperta per le posizioni di Inside Sales, Junior Backend Engineer, Senior Backend Engineer, Junior Frontend Engineer, Senior Frontend Engineer.

Le nuove risorse entreranno a far parte di un organico composto da 38 persone, con sede a Torino ma con regime di  smart working: nata come spin off del Politecnico di Torino nel 2018, Ermes ha fatto molta strada grazie al suo approccio innovativo alla cybersecurity e agli algoritmi di intelligenza artificiale brevettati, che le sono valsi l’inserimento di Gartner,istituzione nel mondo tech e It, nel 2021 nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale per rilevare e difendere dai sempre più efficaci attacchi alla sicurezza delle aziende, e nel 2022 nella selezione mondiale delle top 15 organizzazioni nell’ambito della Browser Security, nuova innovativa categoria nell’ambito della protezione della navigazione web. Ermes inoltre, è stata selezionata da Great Place to Work come una delle migliori 20 aziende in cui lavorare secondo la generazione dei millennials, grazie ad un’ottica che mira a favorire e facilitare l’equilibrio tra vita privata e lavoro e ad un focus particolare sui giovani, il loro benessere e le loro potenzialità.

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