I manager del futuro al fianco delle macchine intelligenti: il parere dell’esperto

«L'Ia è un pilastro fondamentale per la crescita e la produttività aziendale»

I manager del futuro al fianco delle macchine intelligenti: il parere dell’esperto
I manager del futuro al fianco delle macchine intelligenti: il parere dell’esperto
di Guglielmo Sbano
Giovedì 30 Novembre 2023, 10:30 - Ultimo agg. 16:00
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Il report Global Ai Adoption Index 2022 di Ibm getta luce sulla marcia trionfale dell’Ia nel mondo degli affari. Il 77% delle aziende a livello mondiale si sta immergendo con fervore nel vasto panorama dell’Intelligenza Artificiale, con un 35% che ha già adottato le ultime innovazioni, mentre un promettente 42% sta esplorando il suo potenziale per future implementazioni.

Il quotidiano delle aziende si sta trasformando, sotto l'incalzante avanzata dell'Ia che plasma il futuro lavorativo in modo più rapido e profondo di quanto possiamo immaginare. Eppure, restano ancora tanti dubbi sull’applicazione della moderna tecnologia, soprattutto rispetto al potenziale impatto sul lavoro umano. Qual è, dunque, la chiave per capitalizzare appieno le opportunità offerte da questa evoluzione tecnologica? Michele Laurelli, docente di Informatica e Intelligenza Artificiale presso l'Istituto Universitario Italiano di Criminologia degli Studi di Vibo Valentia e Ceo di Algoretico spiega: «L’Ia sta trasformando il modo in cui le aziende operano, decidono e innovano.

In questo scenario, la formazione dei manager diventa cruciale per garantire che le aziende non solo sopravvivano ma prosperino».



Acquisire competenze mirate si configura come la strategia chiave per integrare in modo consapevole e proficuo questa nuova tecnologia in ambito lavorativo. L’alfabetizzazione in materia di Intelligenza Artificiale, specie in ambito manageriale, diventa quindi imperativo per operare in modo efficace e competitivo. Tanto più, considerando l’impatto rivoluzionario che questa tecnologia sta avendo su molti settori vitali dell’economia mondiale, come il marketing, la finanza e le telecomunicazioni. «L'Ai è il futuro del business, investire in formazione e rimanere proattivi sono mosse strategiche per le aziende che desiderano essere all'avanguardia - aggiunge Laurelli - i manager dotati di competenze in Ai sviluppano una mentalità data-driven, acquisiscono la capacità di lavorare a fianco delle macchine intelligenti e di comprendere i principi etici che governano l'uso di questa tecnologia. Possono quindi guidare la trasformazione digitale, ottimizzare i processi e sfruttare i dati per prendere decisioni, preparando così le loro aziende ad essere i leader di domani». 

Un approccio olistico si rivela dunque la condizione fondamentale per contestualizzare l'Ai nel più ampio tessuto della società e del mercato, essendo equipaggiati per affrontare sfide come l'automazione dei processi, l'analisi dei big data e la gestione di team ibridi uomo-macchina. «Un'adeguata formazione aziendale permette di plasmare nuovi modelli di business, favorire l'innovazione di prodotti e servizi e affrontare con successo le sfide in ambito lavorativo che si stanno creando proprio grazie all’avanzamento dell’IA», ha ancora aggiunto Laurelli. I cambiamenti nelle attuali dinamiche lavorative stanno infatti creando le premesse per la nascita di nuove professioni, soprattutto nel vasto campo della tecnologia. Come conferma l'ultimo rapporto sul futuro dell'occupazione del World Economic Forum: entro il 2027 si prevede un incremento fino al 40% degli specialisti in intelligenza artificiale e una crescente richiesta di figure professionali come specialisti di big data e analisti di sicurezza delle informazioni, con la prospettiva di 2,6 milioni di nuovi posti di lavoro solo nel settore informatico. 

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«L'Ia è un pilastro fondamentale per la crescita e la produttività aziendale, che aprirà sempre più le porte a nuove figure professionali e a nuovi mercati. Tuttavia, solo attraverso un apprendimento continuo e una visione proattiva, sarà possibile rispondere alle sfide e cogliere, anche per le future generazioni, le infinite possibilità poste da questa nuova tecnologia», ha concluso l'esperto.

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