Abusi, Papa Francesco rivendica il lavoro fatto dalla Chiesa per tutelare le vittime (ma il tema dei risarcimenti resta tabù)

Abusi, Papa Francesco rivendica il lavoro fatto dalla Chiesa per tutelare le vittime (ma il tema dei risarcimenti resta tabù)
Abusi, Papa Francesco rivendica il lavoro fatto dalla Chiesa per tutelare le vittime (ma il tema dei risarcimenti resta tabù)
Franca Giansoldatidi Franca Giansoldati
Venerdì 5 Maggio 2023, 12:44
4 Minuti di Lettura

Città del Vaticano – «Ora è il momento di rimediare al danno fatto alle generazioni che ci hanno preceduto e a coloro che continuano a soffrire. Questa stagione pasquale è segno che si prepara per noi un nuovo tempo, una nuova primavera fecondata dal lavoro e dalle lacrime condivisi con chi ha patito. Per questo è importante che non smettiamo mai di andare avanti». Papa Francesco riceve in Vaticano la Commissione anti-abusi da lui istituita a livello consultivo e inserita nella Congregazione della Fede, affrontando il dramma degli abusi nella Chiesa. Bergoglio rivendica il cammino fatto senza nascondere quanto ci sia ancora da fare anche se non menziona in alcun modo il grande tema (tabù) dei risarcimenti alle vittime, un aspetto della giustizia riparativa che ormai fa parte della riflessione delle conferenze episcopali francese, tedesca, americana.

Abusi, la vittima di un prete sospeso a divinis: «Perchè celebra messa al monastero benedettino di Subiaco?»

L'udienza di oggi era carica di aspettative dopo le dimissioni clamorose di padre Hans Zollner dalla Commisione anti-abusi, il gesuita della Gregoriana che forse più di tutti in questi ultimi 15 anni si è battuto per uniformare nelle conferenze episcopali le migliori pratiche per affrontare il fenomeno e assicurare alla giustizia i preti colpevoli e i vescovi insabbiatori.

Zollner è però rimasto impigliato nel caso drammatico del gesuita Rupnik, l'abusatore seriale di religiose ma sempre coperto ai livelli più alti della curia dei Gesuiti e della curia vaticana, fino a godere di un trattamento di favore (era stato scomunicato ma poi la scomunica gli venne misteriosamente cancellata dalla Congregazione della Dottrina della Fede).

Il Papa rafforza la legge anti-abusi e include i laici, ma nel testo si esclude l'obbligo di denuncia a magistrati e polizia

Ma in questi giorni a sollevare dubbi sull'azione della Chiesa ci si è messo anche Pierre Vignon, un autorevole e anziano giudice francese che si è lamentato perchè il Vaticano e la Chiesa non prevedano ancora alcuna possibilità di riparazione per le vittime. Le acque restano decisamente burrascose. Persino l'ex presidente dell'Irlanda, Mary McAleese, e la sopravvissuta agli abusi a Dublino, Marie Collins, che in passato aveva criticato l'immobilismo della Congregazione della Fede ai tempi in cui era guidata dal cardinale Gerhard Mueller, ha scritto una lettera al Papa chiedendo «una revisione esterna e indipendente».

Abusi nella chiesa, in 70 anni oltre 4mila minori molestati dai preti: il rapporto dellla commissione d'inchiesta in Portogallo

In Italia la situazione anti-abusi resta frammentata e stagnante, nonostante gli sforzi finora fatti dalla Cei ma giudicati dalle vittime dei preti pedofili italiani insufficienti, visto che al momento i criteri per analizzare il fenomeno pedofilia non contemplano ancora l'autorizzazione ad analizzare gli archivi storici diocesani per fotografare il fenomeno negli ultimi 70 anni come invece hanno fatto le altre conferenze episcopali europee e americane.

Pedofilia, le vittime criticano il rapporto Cei: «E' ridicolo, non parla di risarcimenti e di collaborazione con la polizia e magistrati»

Infine, in questi giorni, la Corte d’appello di Genova ha riaperto la strada al procedimento civile per il risarcire danni a una presunta vittima di pedofilia, pur in assenza della condanna penale, venuta meno a causa della prescrizione decidendo di rivalutare la vicenda di Mirko Gabossi, oggi quarantaduenne, che all’età di undici anni sarebbe stato tra le vittime degli abusi di don Nello Giraudo in occasione di un campo estivo a Feglino, organizzato dal sacerdote stesso.

Pedofilia Vaticano, la Chiesa in Francia ha già raccolto 20 milioni di euro per risarcire le vittime

Papa Francesco stamattina ha rivendicato il cammino fatto per tutelare le vittime: «L’abuso sessuale di minori da parte del clero e la sua cattiva gestione da parte dei leader ecclesiastici sono stati una delle sfide più grandi per la Chiesa del nostro tempo. Molti di voi hanno impegnato la propria vita in questa causa. Le guerre, la fame e l’indifferenza verso la sofferenza altrui sono realtà terribili del nostro mondo, sono realtà che gridano al Cielo. La crisi degli abusi sessuali, però, è particolarmente grave per la Chiesa, perché mina la sua capacità di abbracciare in pienezza la presenza liberatrice di Dio e di esserne testimone». E ancora: «Non aver fatto ciò che avremmo dovuto, soprattutto da parte dei leader della Chiesa, ha scandalizzato molti, e negli ultimi anni la consapevolezza di questo problema si è estesa a tutta la Comunità cristiana». Ma di risarcimenti, nel discorso papale, nemmeno l'ombra 

Abusi, la Chiesa francese stabilisce un tetto di 60 mila euro di risarcimento alle vittime: finora sono oltre 700
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA