La storia in prima pagina: il 13esimo episodio della graphic novel

Si chiude così la lunga cavalcata di graphic novel curata da Giffoni film festival per i 130 anni del Mattino

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Siamo al tredicesimo e ultimo episodio della lunga cavalcata di graphic novel curata da Giffoni film festival per i 130 anni del Mattino. Siamo agli anni più vicini: il decennio 2011-2022. Il giornale e la sua storia, negli anni di quattro cambi di direzione: da Virman Cusenza a Alessandro Barbano, Federico Monga e, dal giugno 2022, all’attuale direttore Francesco de Core. È il decennio del secondo cambio di sede in 130 anni, con la redazione trasferita, dal settembre 2018, dal palazzo di via Chiatamone alla torre Francesco nel Centro direzionale.

21 maggio 2012: arriva il primo trofeo del Napoli dopo gli anni d’oro di Maradona e il fallimento societario del 2004. A giugno, la squadra allenata da Walter Mazzarri vince la coppa Italia. “Trionfo del Napoli delirio Coppa Italia” il titolo in prima pagina del Mattino il 21 maggio 2012. Per i tifosi è la fine di un incubo, iniziato otto anni prima. La squadra rinasce. “Un capolavoro targato Mazzarri” è il commento di spalla in prima pagina di Toni Iavarone, responsabile della redazione sportiva. E’ la squadra di Hamsik, Lavezzi, Maggio e Cavani che diverte.

4 gennaio 2015: muore in auto, mentre veniva accompagnato al Policlinico di Roma dalla sua casa in Maremma, Pino Daniele. La città, incredula, è in lutto. “Napule è per sempre” il titolo del Mattino in prima pagina il 6 gennaio 2015. Con il responsabile degli Spettacoli, Federico Vacalebre, firmano pezzi in prima pagina Maurizio De Giovanni, Roberto De Simone, Vasco Rossi, Jovanotti. Il pezzo sulla notizia è affidato a Pietro Treccagnoli. Nove sono le pagine nazionali dedicate dal giornale all’artista che incarna lo spirito napoletano ed è stato un fenomeno musicale noto in molte parti del mondo. Particolare la sua scelta di vivere lontano da Napoli e anche la sua richiesta di essere sepolto in Toscana, sua ultima residenza. Per diversi giorni la città e l’Italia lo ricordano, mentre esplode la polemica tra i familiari sulle circostanze della morte. Il giorno dopo, il direttore Barbano assegna all'inviato Gigi Di Fiore il compito di raccontare in Maremma i luoghi dove Pino Daniele si era trasferito e si era sentito male.

10 marzo 2020: L'incubo Covid assale l’Italia e il mondo intero. La pandemia sconosciuta ha cifre di ricoveri, contagi e morti senza precedenti. Torna la memoria a epidemie di tempi passati: la peste, il colera, l'influenza spagnola. Il governo presieduto da Giuseppe Conte insedia un comitato per l'emergenza e dispone un rigido programma di chiusura per ogni attività. Sono i giorni del lockdown, tutti chiusi in casa per evitare i contagi. Emblematico il titolo del Mattino in prima pagina: “Chiusa l'Italia”. Il catenaccio lo spiega: “Virus, tutto il Paese in zona rossa. Conte: non c'è più tempo”. L'intera redazione viene mobilitata e seguire la pandemia su ogni aspetto: sanitario, economico, sociale. Il lavoro, come in quasi tutte le aziende italiane, viene fatto non più in redazione, ma da casa in smart working. Il giornale avvia una raccolta di fondi per l'ospedale Cotugno e ne dà conto ogni giorno. Il lavoro in smart working al Mattino andrà avanti per un anno con rigidi protocolli sanitari. Il ritorno pieno in redazione avviene solo nel settembre 2022, prima i giornalisti si alternavano nel lavoro in smart working. L'effetto pandemia.

26 novembre 2020: la morte di Diego Armando Maradona in Argentina colpisce il mondo intero. Tutta Napoli resta allibita. E Il Mattino titola in prima pagina un semplice “Grazie” in caratteri rossi sulla foto di Diego in maglia azzurra nei tempi d'oro dei successi del Napoli. L'occhiello è esplicativo: “1960-2020 Addio a Maradona il re del calcio”. In prima pagina, oltre al commento del direttore Federico Monga, gli articoli di Francesco De Luca, responsabile del settore sport, e degli scrittori Marco Ciriello e Giuseppe Montesano. Sono undici le pagine nazionali dedicate alla morte di Maradona, altre 5 sono in Cronaca di Napoli. Un evento che tocca le corde del sentimento e dell'emozione dei napoletani e del mondo. Per più giorni Il Mattino seguirà le reazioni e gli approfondimenti sulle cause della morte del grande calciatore e sui suoi riflessi anche nella città che lo ha più amato insieme con l'intera Argentina. Il 4 dicembre 2020, dopo 61 anni lo stadio San Paolo di Napoli cambia nome per decisione del Comune che, con una rapida procedura, lo intitola a Diego Armando Maradona.

18 settembre 2022: “Napoli nel cuore” è il titolo in prima pagina del Mattino, che pubblica una importante intervista esclusiva a papa Francesco, firmata dal direttore Francesco de Core insieme con l'ex vice direttore del giornale della Santa Sede. Angelo Scelzo. Un documento importante, che sancisce la chiusura dei ricordi sui 130 anni di vita del giornale. E infatti, nell'intervista, che occupa le intere pagine 2 e 3 del giornale, vengono citanti vicende e personaggi emblematici nella storia del Mattino. Il sommario dell'intervista non è casuale: “Papa Francesco per i 130 anni del Mattino”. E la conversazione con il pontefice tocca anche la vita del quotidiano e i suoi 130 anni di vita. Papa Francesco dice: «Mi è stato raccontato che la fondatrice del vostro giornale, Matilde Serao, proprio questo diceva di se stessa, che lei solo era e sempre aveva voluto essere una umile cronista della propria memoria. [...] Rimango sempre molto colpito quando leggo le storie di giornalisti uccisi proprio mentre facevano il loro lavoro e lo facevano così: con coraggio, con pazienza, con spirito di verità. So che questa è la storia di un giovane vostro cronista, Giancarlo Siani. Aveva scelto la parte giusta da cui stare. Ha pagato con la vita». Un richiamo alla storia di un quotidiano di 130 anni, proiettato verso il futuro. Un giornale che, al di là dei cambi di sede, guarda ai suoi nuovi decenni puntando anche sull’informazione online e le iniziative editoriali, come la collana di libri a tema associati al quotidiano. 

Testo a cura di Gigi Di Fiore