Concorso esterno in associazione mafiosa è l'ipotesi di reato formulata a carico di Diana e dell'ex sindaco sindaco di San Cipriano d'Aversa (Caserta) Angelo Raffaele Reccia. L'ipotesi di accusa riguarda presunti accordi per affidare l'esecuzione di lavori a imprese legate ai vertici del clan. Diana avrebbe avuto un ruolo di «facilitatore» degli accordi tra coop e clan, attivandosi presso le amministrazioni locali e per far sbloccare le delibere dei comuni commissariati.
Secondo quanto si è appreso tra i nuovi atti depositati figurano i 2500 fascicoli e le dichiarazioni di Sergio Orsi, fratello dell'imprenditore Michele Orsi ucciso dalla camorra, per il quale a Diana ci si rivolgeva per ottenere favori grazie al fatto che si trattava di una persona accreditata come esponente dell'antimafia. I fatti ipotizzati si riferiscono a un periodo fino al 2007. Tra le richieste di raccomandazioni - molte delle quali non andate in porto - vi sarebbero quelle di un uomo legato al boss Antonio Iovine, la richiesta di Generoso Restina, un complice del boss Michele Zagaria (che ne avrebbe favorito la latitanza come custode e vivandiere) per essere assunto come vigile urbano dal comune di Aversa. Tra le carte sequestrate dai carabinieri anche lo schema di una cessione ai privati di diversi lotti di un ex deposito militare i cui lavori di riqualificazioni furono eseguiti da Agrosinasce, società che gestisce i patrimoni confiscati. Alcuni lotti, da quanto emerge dal fascicolo, sarebbero stati ceduti a una ditta di una perente di Zagaria, a un cognato di Diana, e a un familiare di Reccia. Diana, assistito dall'avvocato Francesco Picca, potrebbe decidere di presentarsi nei prossimi giorni dai pm per rendere dichiarazioni e fornire elementi di chiarezza sul contenuto dei fascicoli sequestrati.