Se vi trovate a passare per via Adriano a Soccavo, davanti al cancello dove ha sede l’unità operativa della polizia municipale che si occupa di ambiente, provate a dare uno sguardo all’interno del cancello: scoprirete che ci sono decine di camion e furgoni colmi di rifiuti, ammassati in due distinte aree del grande parco che ospita la struttura. Quei mezzi sono stati fermati dai vigili e posti sotto sequestro perché trasportavano illecitamente i rifiuti e c’era pericolo che andassero a sversarli in un qualunque angolo della nostra disastrata città: così, per evitare che finissero al bordo di una strada, i vigili finiscono per ammassarli tutti insieme al centro di un’area densamente abitata.
A proposito, manca un piccolo dettaglio: i vigili condividono la sede con una scuola che accoglie bimbi dal nido alle elementari e che trascorrono il loro tempo di studio esattamente di fianco alla «improvvisata» discarica realizzata dai vigili.
Prima di andare avanti è giusto fare una puntualizzazione.
Di risposte ufficiali, vi informiamo, non ce ne sono state fornite, anche se le abbiamo chieste a più riprese. Il motivo più plausibile della creazione di quello sconcio ambientale potrebbe essere il seguente: di fronte a un carico vietato di immondizia o di rifiuti speciali, ovviamente bisogna procedere al sequestro. Mezzo di trasporto e robaccia trasportata vanno prelevati e custoditi in attesa dell’evoluzione della vicenda giudiziaria che scaturisce dal sequestro, e siccome l’unità operativa che ha realizzato l’operazione si trova a via Adriano, tutto viene trasportato lì. Sembra che ci sia una logica dietro tutto questo.