Notti da sballo nel Cilento, l'anatema del parroco dopo la morte del 19enne

Notti da sballo nel Cilento, l'anatema del parroco dopo la morte del 19enne
di Carmela Santi
Lunedì 1 Settembre 2014, 13:18
2 Minuti di Lettura
Cronaca di una morte annunciata: don Gianni Citro condanna senza appello le notti dello sballo lungo la costa cilentana. Il parroco di Marina di Camerota parla all'indomani della morte del diciannovenne avellinese stroncato da un'overdose dopo aver trascorso la notte in una nota discoteca sul Mingardo. "I ragazzi - accusa don Gianni - all'interno della discoteca si riducono come zombie, ogni mattina uno scenario vergognoso". Intanto si chiariscono alcuni dubbi sulla tragica fine del giovane avellinese. Ha camminato per cinque chilometri a piedi, dalla discoteca al centro di Marina di Camerota, il ragazzo morto ieri mattina per una sospetta overdose. Aveva trascorso la notte in compagnia di due amici nella nota discoteca situata in località Mingardo. Uno dei due amici ad un certo punto lascia il locale e in auto raggiunge il porto di Camerota dove c'era la barca del padre e dove avrebbe ospitato gli altri due ragazzi. Il 19enne, che probabilmente già all'uscita della discoteca ha iniziato a sentirsi male, rientra a Camerota a piedi. Sia lui che l'altro ragazzo avevano il telefonino scarico. Solo una volta arrivati nel centro di Camerota l'amico chiede ad una passante di avvisare i soccorsi sanitari. Le condizioni del 19enne erano già disperate. Poi l'intervento delle due ambulanze. Il ragazzo é morto prima di arrivare all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Sulla vicenda c'è una inchiesta in corso. Le indagini sono coordinate dal pm Alfredo Greco. Il medico legale Adamo Maiese effettuerà l'esame autoptico mercoledì pomeriggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA