Lioni: folla ai funerali di Rocco e il mistero dei mancati soccorsi

Il legale chiede di trovare il cellulare scomparso dell'anziano

Rocco Angelone
Rocco Angelone
di Paola De Stasio
Lunedì 8 Gennaio 2024, 09:32
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La famiglia, i parenti, gli amici più cari si sono ritrovati ieri pomeriggio nella chiesa Madre di Lioni per l'ultimo saluto al 75enne Rocco Angelone, trovato morto giovedì scorso nell'abitazione di una donna rumena di 68 anni. I familiari non hanno ricevuto le condoglianze in chiesa per motivi di ordine sanitario, dal momento che si registra un aumento di casi di Covid in questo periodo. Il parroco, Don Tarcisio Gambalonga nel corso dell'omelia non ha fatto alcun cenno alla vicenda giudiziaria, né alle circostanze in cui è stato trovato morto il pensionato. La salma era arrivata a Lioni sabato sera, la camera ardente allestita nella chiesa di San Bernardino, rione in cui abitava l'uomo. Nei prossimi giorni si avranno i primi esiti dell'esame autoptico, effettuato nella mattinata di sabato sul corpo dell'anziano. Ricordiamo che la donna rumena è sotto inchiesta per omissione di soccorso ed occultamento di cadavere.

L'abitazione in cui è stato rivenuto morto Rocco Angelone è tuttora sotto sequestro.

L'avvocato della famiglia, Rosario Maglio, chiederà un'ulteriore perquisizione della casa alla ricerca del telefonino che risulta spento. Intanto trapela una nuova ricostruzione dei fatti. Rocco Angelone sarebbe stato colto dal malore poco dopo essere arrivato nell'appartamento dell'amica rumena. Quando giovedì scorso da ore si erano perse le tracce dell'uomo, è stata la sua auto parcheggiata nei paraggi della casa della donna a destare i sospetti e ad indirizzare i carabinieri su quella pista. Gli uomini dell'Arma hanno bussato più volte alla porta dell'abitazione, senza mai ottenere risposta. Notando però che all'interno a volte la luce era spenta, a volte era accesa. Particolare che li ha ulteriormente insospettiti, tanto che hanno contattato la figlia della signora rumena. Ed è stata proprio la figlia, accompagnata dai carabinieri ad aprire finalmente quella porta. All'interno è stato ritrovato Rocco Angelone disteso a terra, privo di vita. L'uomo aveva un ematoma alla testa, molto probabilmente provocato dalla caduta a seguito del malore.

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Nella stanza c'era un forte odore di alcool, chissà, forse usato dalla donna nel tentativo di rianimarlo credendo che avesse avuto un collasso o chissà per quale altro motivo. La rumena non era in casa, è rientrata però pochi minuti dopo e subito è stata accompagnata in caserma per essere interrogata alla presenza del suo avvocato, Michele De Lorenzo. Le dichiarazioni fornite non sono state sufficienti ad evitarle una denuncia per omissione di soccorso ed occultamento di cadavere. Rocco Angelone è stato colpito da un infarto fulminante, oppure poteva essere salvato se solo la donna avesse chiamato il 118? È questo il nodo cruciale dell'inchiesta giudiziaria, solo i risultati dell'autopsia sveleranno la verità. Stando alla ricostruzione dei fatti la 68enne rumena è sicuramente rimasta in un forte stato di choc di fronte alla morte dell'uomo, avrebbe pure tentato un massaggio cardiaco, ma a compromettere la sua posizione sono soprattutto due circostanze, in primis non aver allertato i soccorsi e poi l'aver lasciato per ore il cadavere a terra dentro la sua abitazione. Nel frattempo non ha aperto la porta ai carabinieri, e sarebbe pure uscita per recarsi in farmacia. 

 

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