Atripalda, loculi al buio: Spagnuolo sotto accusa

Il cambio di gestore al cimitero lascia le lampade votive spente

Giuseppe Spagnuolo
Giuseppe Spagnuolo
di Alfonso Parziale
Domenica 7 Gennaio 2024, 12:00
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Il cambio di gestore al cimitero lascia le lampade votive spente per alcune ore e innesca un nuovo scontro politico in città.

Nel subentro dell'Azienda Comunale Multiservizi ad un privato nella conduzione della struttura di via Pianodardine fino al 2026, si è creato un disservizio temporaneo risolto dall'amministrazione con l'installazione di un generatore, che se è riuscito a riportare la luce tra le tombe rimaste al buio non ha spento però le polemiche. L'opposizione contesta la mancata programmazione nell'effettuare la voltura per la fornitura di energia elettrica mentre il sindaco elogia «l'operazione trasparenza fatta sul cimitero con coraggio rispetto al passato».

Un botta e risposta tra comunicati stampa e video partito con il sopralluogo del gruppo d'opposizione Atripalda Futura dell'ex sindaco Giuseppe Spagnuolo e l'affondo che ne è seguito: «Il sindaco confonde le acque per non assumersi alcuna responsabilità.

Nascondendo tutta la verità! Parla di programmazione ma dovrebbe spiegare il motivo per cui semplicemente non è stata fatta la voltura della fornitura di energia elettrica dal vecchio gestore al nuovo entro il 31 dicembre. Solo, dopo la nostra segnalazione, ci si è affannati a mettere una pezza, chiamando una ditta a montare un generatore, tipico esempio di programmazione dell'amministrazione Paolo Spagnuolo».

Ma il sindaco non ci sta e in un video pubblicato sul proprio profilo Facebook respinge al mittente le accuse dichiarando di aver effettuato «un'operazione di trasparenza per onorare i nostri cari defunti».

Paolo Spagnuolo accusa l'opposizione di dire il falso: «Nelle more del trasferimento dell'utenza dal vecchio al nuovo gestore avevamo già programmato l'utilizzo di un generatore per consentire l'accensione delle lampade votive. Era tutto programmato, nessun disastro e nessun disservizio. C'è stato solo un blackout di un'oretta. Ma nulla è stato lasciato al caso». La fascia tricolore rivendica inoltre «che il passaggio della gestione del cimitero alla società in house del comune risponde ad un'esigenza di trasparenza. I consiglieri d'opposizione facessero bene ad andare a prendere un po' le carte relative al servizio affidato precedentemente dal Comune, per verificare se questa trasparenza era piena oppure c'era qualche falla. Noi abbiamo risposto con coraggio ad un'esigenza di trasparenza, abbiamo programmato tutto quello che c'era da fare per il passaggio di cantiere e quindi avevamo anche programmato che per qualche giorno le lampade votive fossero accese attraverso un generatore che l'opposizione ha anche visto». A difesa della segnalazione del gruppo di minoranza scende in campo il circolo cittadino del Pd: «Ancora una volta l'amministrazione si è fatta cogliere di sorpresa dalle normali conseguenze delle sue decisioni, a discapito dei cittadini visto che aveva deciso da tempo di affidare il servizio alla società in-house dal primo gennaio. Dopo cinque giorni, ci si è ritrovati con l'interruzione della fornitura di energia elettrica, senza aver predisposto né il subentro nel contratto esistente né l'attivazione di nuova fornitura elettrica». Secondo i democrat infine «si è corso ai ripari con un generatore, soluzione evidentemente di emergenza, che sa di improvvisazione e non certo di programmazione». 

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