Elezioni comunali Avellino, De Maio al gazebo M5S: primo “tuffo” in città

Prima uscita con Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del Movimento

Benny De Maio con Vincenzo Ciampi
Benny De Maio con Vincenzo Ciampi
di Rossella Fierro
Giovedì 4 Gennaio 2024, 12:00
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«L'ambiente e il verde sono al vertice dei miei interessi. Il senso della politica è stare in mezzo alla gente». Sono le prime parole di Benny De Maio in pubblico, alla vigilia della presentazione del candidato a sindaco del centrosinistra. In visita al Gazebo dei Cinque Stelle in corso Vittorio Emanuele organizzato dai pentastellati per la raccolta dei giocattoli da donare ai bisognosi e ai reparti ospedalieri, De Maio è stato accolto da Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del Movimento. «Una visita gradita per noi. De Maio ha spiegato che la sua priorità sarà l'ascolto di tutti», dice il consigliere.

«Candidando De Maio offriamo alla città un'alternativa credibile agli show di Festa. L'unico agnello sacrificale in campo sarà il candidato di un centro destra che appoggerà, tra primo e secondo turno, il sindaco uscente a riprova del suo finto civismo», dice Ciampi. Nel pomeriggio di ieri l'incontro tra Benedetto De Maio e i vertici del Movimento cinque stelle a Corso Vittorio Emanuele. L'avvocato che guiderà la coalizione di centro sinistra ha fatto capolino al gazebo organizzato dai grillini per raccogliere giocattoli e libri da donare ai reparti pediatrici, alle case di accoglienza per minori e alle strutture per l'infanzia del territorio provinciale. Un'occasione per uno scambio di vedute non solo con Ciampi, ma anche con la coordinatrice cittadina, Rita Sciscio, e con il capogruppo al Comune, Ferdinando Picariello.

Per il consigliere regionale pentastellato De Maio è l'uomo giusto per battere il sindaco uscente perché: «È l'esatta antitesi di Festa ed Avellino ha bisogno di un sindaco non di un one man show. Ma sarebbe riduttivo leggere la candidatura dell'avvocato solo in chiave anti Festa. Il campo largo ha individuato in lui la figura giusta per portare la città fuori dal set cinematografico permanente in cui si trova da cinque anni e per dare finalmente risposte ai cittadini in primo luogo sulle politiche sociali, argomento che Festa ha completamente cancellato. Ad Avellino mancano i consultori, gli asili nido pubblici, il centro per l'autismo è vergognosamente ancora chiuso. Abbiamo costruito un programma per la città tarato sui bisogni reali delle persone e De Maio ne sarà interprete all'altezza». Ciampi risponde, a distanza, anche al primo attacco sferrato da Festa al suo sfidante. Il sindaco, nei giorni scorsi, rispondendo alle domande dei cronisti ha infatti definito il penalista come «l'agnello sacrificale del Pd». Affermazione che il consigliere regionale definisce «Ridicola da rispedire al mittente» e aggiunge «L'unico agnello sacrificale che vedo è l'eventuale candidato sindaco che il centro destra presenterà visto che autorevoli esponenti di Fratelli d'Italia e della Lega hanno già detto che appoggeranno Festa in caso di ballottaggio, mentre ampi pezzi della stessa area parteciperanno alla finta coalizione civica del sindaco già dal primo turno. Questo è bene che la città lo sappia dall'inizio in modo da non cadere nel tranello del civismo di facciata di Festa. De Maio è espressione della società civile, non è uomo di apparato e qualsiasi tentativo di mettergli un cappello politico in testa è fallimentare. Il sindaco pensasse a rispondere sul campo alle nostre proposte invece di mistificare la realtà».

In attesa dell'investitura ufficiale Ciampi e De Maio hanno avuto un lungo confronto informale che l'ex sindaco di Avellino commenta così: «Ho trovato una persona con grande capacità di analisi, di riflessione, un profondo conoscitore della città e delle sue dinamiche. Una persona alternativa, nel senso letterale del termine, a Festa. La prossima campagna elettorale si giocherà tra una sorta di showman quale è il sindaco uscente, e un professionista serio, responsabile, con un lavoro ultradecennale alle spalle che può affermare, senza tema di smentite, di non aver mai campato di politica. La città potrà scegliere tra due modelli ben distinguibili sin dall'inizio, sia per quanto riguarda il sindaco che per quanto riguarda le idee per il futuro». All'orizzonte una lunga campagna elettorale, conclude Ciampi, «Di sicuro non inseguiremo né scimmiotteremo Festa perché non ci piace né quello che fa né come lo fa. Faremo una campagna elettorale casa per casa, quartiere per quartiere, tra la gente, perché nelle amministrative l'apparato scenico conta fino ad un certo punto. La cosa fondamentale è parlare con le persone, ascoltarle, raccogliere le loro istanze e far comprendere loro il nostro progetto amministrativo». 

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