Le Ferrovie elettrificano Rocchetta ma verso Potenza

Le opere, del valore di 61 milioni di euro, sono finanziate con i fondi del Pnrr

Le Ferrovie elettrificano Rocchetta ma verso Potenza
Le Ferrovie elettrificano Rocchetta ma verso Potenza
di Gianluca Galasso
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 12:00
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Attendere, prego. Per salire sul treno, l'Irpinia deve ancora aspettare. E questo nella speranza che un giorno l'auspicio è che non sia troppo lontano si completi l'elettrificazione della tratta Benevento-Avellino-Mercato San Severino e veda la luce la Stazione Hirpinia dell'Alta Velocità/Alta Capacità (almeno in questo caso le attività procedono regolarmente). Intanto, poco fuori i confini provinciali le opere e i progetti viaggiano rapidi. È Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del polo infrastrutture del Gruppo FS, ad annunciare un altro importante intervento che sfiora il territorio irpino. Rfi fa sapere di avere avviato «i lavori per l'elettrificazione della tratta Rocchetta-Potenza, lungo la linea Potenza-Foggia, che consentiranno il potenziamento tecnologico dell'infrastruttura, al fine di aumentare la puntualità del traffico ferroviario e le prestazioni dell'intera linea. I lavori di elettrificazione della tratta RocchettaPotenza, che interessano circa 69 chilometri di linea, dei quali 17 distribuiti in 38 gallerie, comprendono anche la realizzazione di due sottostazioni elettriche, a Rionero e Pietragalla, e quella di due cabine per la distribuzione della Trazione Elettrica, a Potenza e Rocchetta».

Le opere, del valore di 61 milioni di euro, sono finanziate con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

L'ultimazione è prevista entro il 2026. «Contestualmente spiega Rfi - proseguono anche i lavori per l'elettrificazione della tratta Cervaro-Rocchetta-San Nicola di Melfi, di estensione pari a 54 chilometri, sempre sulla linea Potenza-Foggia, che comprendono anche la realizzazione di due sottostazioni elettriche, ad Ascoli Satriano (Foggia) e a San Nicola di Melfi e di una Cabina per la distribuzione della Trazione Elettrica, a Cervaro (Foggia). Questi interventi, del valore complessivo di circa 56 milioni di euro, sono finanziati con fondi Pnrr».

Dunque, anche la vicina stazione di Rocchetta Sant'Antonio, a due passi da Lacedonia, diventa sempre più moderna. Giorni addietro, dalle colonne de Il Mattino, il rappresentante dell'associazione InLocoMotivi, Pietro Mitrione, aveva lanciato un appello per l'utilizzo ordinario della tratta Avellino-Rocchetta, almeno fino alla stazione di Lioni. In pratica, chiedeva Mitrione, partendo dal successo del treno storico - che ha confermato la funzionalità e l'appeal della strada ferrata tra il capoluogo e l'Alta Irpinia -, «perché non riattivare la linea durante la settimana per l'esercizio ordinario in determinati orari e con poche fermate?». 

«Le stazioni ha aggiunto potrebbero trasformarsi in hub per un'integrazione del trasporto ferro-gomma e consentire ai vari paesi di collegarsi alle stazioni più vicine. Proprio sull'esempio del treno storico». Per Mitrione servono pochi dettagli per consentire di riattivare questa linea per il servizio commerciale, cioè il trasporto passeggeri ordinario. Rappresenterebbe un segnale importante di attenzione per il territorio con l'implementazione del trasporto pubblico, consentirebbe a tanti soprattutto ai più giovani di raggiungere Avellino dall'Alta Irpinia e viceversa in tutta sicurezza e in meno di un'ora. Intanto, sull'altra direttrice, quella Benevento-Avellino-Mercato San Severino, l'elettrificazione appare ancora come un miraggio. Verso Salerno, seppure a rilento, le opere camminano. Sono bloccate, invece, in direzione del Sannio. Eppure, se si completasse il progetto dalla stazione di Avellino si salirebbe sul treno e in mezz'ora si arriverebbe in quel di Benevento per viaggiare con l'Alta Velocità già presente da anni nel capoluogo sannita. Anche su questo punto, Pietro Mitrione ha più volte insistito, lamentando una scarsa attenzione della classe dirigente a ogni livello rispetto a tale argomento. Insomma, le comunità di Avellino e dell'hinterland (oltre 150mila residenti) senza contare il resto della provincia più vicino al capoluogo - potrebbero avere a portata di mano l'Alta Velocità, senza dover raggiungere in auto o con il bus Napoli e Salerno. E questo nell'attesa che si compia il mega-progetto della Stazione Hirpinia. 

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