Elezioni comunali ad Avellino, le anime del Pd si ricompattano nel nome di De Maio

C'è l'intesa sul nome dello sfidante del sindaco uscente Festa

Benedetto de Maio
Benedetto de Maio
di Rossella Fierro
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 12:00
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Il Partito democratico sosterrà unitariamente la candidatura di Benedetto de Maio a sindaco di Avellino. Tutte le sensibilità interne al partito si ritrovano sul percorso di campo largo portato avanti dalla segreteria provinciale di via Tagliamento. Il percorso culminerà, venerdì 5 gennaio al Viva Hotel, con la presentazione ufficiale alla città dell'avvocato e del programma amministrativo costruito dal Pd insieme al Movimento 5 stelle, Sinistra italiana, Si Può, Avellino prende parte e Controvento. Alla riunione convocata alla presenza del consigliere regionale, Maurizio Petrarca, del segretario provinciale, Nello Pizza, e della coordinatrice della segreteria, Enza Ambrosone, ha partecipato anche il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane. Prove tecniche di disgelo tra l'inquilino di Palazzo Caracciolo e I vertici di via Tagliamento, ma per un chiarimento politico vero e proprio bisognerà attendere un prossimo confronto che sarà incentrato sulle amministrative degli altri 40 comuni irpini chiamati al voto nella prossima primavera.

In quella sede Buonopane potrà porre alla segreteria provinciale il quesito anticipato ieri a Il Mattino, e cioè come il Pd intenda muoversi in vista dell'appuntamento elettorale del comune altirpino e se lo sosterrà o meno per un secondo mandato. Nella serata di ieri Buonopane ha preferito restare in silenzio e non intervenire, nonostante alcune provocazioni ricevute dal consigliere comunale, Nicola Giordano. Ma gli interventi registrati nel corso della lunga riunione serale, conclusasi con una ritrovata unità non di facciata ma di convinto sostegno e condivisione del percorso politico maturato nel corso dell'ultimo anno, fanno sapere da Via Tagliamento, sono stati diversi e argomentati. Scontato il sostegno a De Maio e al campo progressista da parte della maggioranza del Pd che fa capo a Petracca così come degli esponenti dell'area Schlein, Antonio Gengaro e Raffaello De Stefano, da sempre convinti non solo dell'esigenza di rimettere insieme i cocci del centrosinistra in città ma anche di aprirlo il più possibile alla società civile.

Società civile da cui proviene proprio De Maio sul cui profilo si sono ritrovate tutte le diverse sensibilità del partito. Superate, stando al lungo intervento dell'ex senatore Enzo De Luca, anche le iniziali divergenze rispetto alle modalità con cui il partito ha partecipato alla costruzione dell'inedita alleanza. L'area che fa capo a De Luca aveva, infatti, lamentato il poco coinvolgimento degli iscritti ad una decisione tanto importante. Sulla figura di De Maio e sul perimetro politico della coalizione è arrivato anche il via libera di Franco Iovino, storico esponente del Pd vicino alle posizioni della dirigente Roberta Santaniello, che ha ringraziato la segreteria per il risultato dell'alleanza del campo largo, così come dell'area dell'ex senatore De Caro rappresentata da Adriana Guerriero e dal vicepresidente Gerardo Capodilupo

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A mettere tutti d'accordo, cosa che nel Pd irpino non è affatto scontata, sarebbe stato proprio il profilo del candidato sindaco prescelto che, non essendo un uomo di partito né riconducibile direttamente alle altre organizzazioni interne al campo largo ma un professionista molto riconosciuto in città, è stato accettato come la figura giusta da contrapporre all'uscente Gianluca Festa e al candidato del centro destra.

Una ritrovata unità tra le mura di casa, in particolare tra la segreteria provinciale e le diverse aree, che il Pd ha voluto blindare affidando ad una nota ufficiale della segreteria il resoconto del confronto: «La segreteria Provinciale, insieme ai riferimenti delle diverse sensibilità del Partito Democratico, si è riunita per condividere il risultato della costruzione del campo largo, che ha individuato l'avvocato Benny De Maio come candidato sindaco di Avellino. Il Partito nella sua interezza, per l'autorevolezza e l'alto profilo del candidato, per il valore dell'alleanza del fronte progressista, è fortemente e convintamente impegnato e mobilitato». 

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