Asi di Avellino, Cosmopol acquista il suolo dell'ex Cedelt

Un'operazione da 2 milioni di euro

Asi di Avellino, Cosmopol acquista il suolo dell'ex Cedelt
Asi di Avellino, Cosmopol acquista il suolo dell'ex Cedelt
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 12:00 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 10:57
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L'ultimo lotto acquistato e rivenduto dall'Asi di Avellino per un insediamento produttivo è quello derivante dal fallimento dell'ex Cedelt: ben 30mila metri quadri situati a Pianodardine. Un'operazione da 2 milioni di euro che rappresenta una delle assegnazioni conclusive in area Zes per la Campania con le vecchie regole. Il suolo è stato già acquistato dalla Cosmopol che aveva inoltrato una documentata istanza di insediamento per allargare il suo spazio operativo e rendere più funzionale la sua complessa attività nel campo della custodia e del deposito di valori e contanti. Insomma, il Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della provincia irpina non è fermo.

Ma, dopo una fase di stasi coincisa con il passaggio di gestione, prova a riprendere in mano la sua principale funzione che è proprio quella di acquisire e cedere lotti per l'avvio o l'ampliamento di attività produttive. In quest'ottica, come di recente dichiarato dal presidente Pasquale Pisano, le operazioni portate a termine nel 2023 sono state diverse. Tra le più importanti, oltre all'ultimo colpo chiuso prima della fine dell'anno, c'è quella senza dubbio più importante: la riacquisizione del lotto industriale ex Edison in Valle Ufita. Nell'area perimetrale che ingloba anche la Industria Italiana Autobus di Flumeri.

Qui è stato chiuso un contratto da un milione di euro per circa 8 ettari di superficie utilizzabile. Il passaggio alle aziende interessate all'investimento dovrebbe avvenire a breve. Alla firma mancherebbero solo alcuni dettagli che si stanno mettendo a punto. La trattativa vede l'Asi a confronto con imprenditori del settore carpenteria pesante, produzione di metalli e lavorazione del ferro, che stanno per assicurarsi uno dei terreni più ambiti di tutta l'Irpinia, per la sua vicinanza al cantiere dell'Alta Velocità-Alta Capacità Napoli-Bari e, quindi, si spera, anche alla futura piattaforma logistica che dovrebbe sorgere a servizio del carico e dello scarico delle merci. 

Una delle imprese interessate, del resto, fa parte dello stesso indotto che sta realizzando l'infrastruttura ferroviaria che si annuncia come quella darà la svolta allo sviluppo socio-economico dell'intera provincia e non solo. Intanto, a Nusco si sta lavorando ad altre acquisizioni, mentre dalla cessione di alcuni suoli impervi si è data la possibilità alla Sirpress di creare un parco fotovoltaico in grado di efficientare energeticamente lo stabilimento locale, diventato così quasi autosufficiente, e garantirgli un consumo di energia pulita senza precedenti. Tornando in Valle Ufita, poi, sono stati ceduti due lotti ad altrettante aziende che si stanno ingrandendo: la Mecnosud (leader nella produzione delle macchine per la panificazione industriale) e la Almag (che si occupa della lavorazione di marmi e pietre), entrambi su un'area che insiste sul territorio di Flumeri. Infine, sempre nell'ambito delle operazioni di un certo rilievo, il Consorzio ha anche avviato la procedura di riacquisizione di un lotto di un ettaro in Valle Caudina, per riassegnarlo ad un'azienda che opera nel settore della riparazione di automezzi pesanti. Dunque, nel 2023 si sono registrati diversi movimenti che fanno ben sperare per il futuro prossimo dell'industria in Irpinia e su quelli che saranno i nuovi investimenti sul territorio capaci di trainare l'intero comparto verso porti sicuri, considerando i meccanismi economici virtuosi che potrebbero crearsi. Se l'attività di distribuzione dei lotti d'insediamento produttivo appare in ripresa, però, per l'Asi resta la spina nel fianco dell'Asidep e dell'affidamento ad un altro soggetto della gestione della depurazione industriale. Ieri Pisano e l'intero Comitato direttivo hanno fatto il punto con il responsabile della procedura negoziata di assegnazione, Giuseppe Tolino. In questi giorni si verificheranno le volontà delle aziende del settore attraverso una manifestazione d'interesse, mentre con Confindustria e sindacati si definiranno i dettagli per la richiesta di cassa integrazione per i 55 dipendenti. 

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