Rocco Angelone morto a Lioni, scomparso il cellulare: la verità dall'autopsia

La 68enne romena indagata per omissione di soccorso e occultamento di cadavere

Rocco Angelone
Rocco Angelone
di Paola De Stasio
Domenica 7 Gennaio 2024, 12:00
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L'iter investigativo procede a ritmo serrato per risolvere il giallo del decesso del 75enne Rocco Angelone di Lioni, trovato morto nell'abitazione di una donna di 68 anni di nazionalità rumena, indagata per omissione di soccorso ed occultamento di cadavere. Si accelera per conoscere le cause della morte dell'uomo: l'autopsia sul corpo del pensionato è stata infatti effettuata ieri mattina presso l'ospedale Moscati di Avellino per poter dare, sin da subito, una svolta alle indagini. C'è stata la disponibilità del medico legale, nonostante fosse sabato e giorno festivo dell'Epifania.

In serata la salma è stata dissequestrata e consegnata alla familiari, a Lioni la camera ardente è stata allestita nella chiesa di San Bernardino. Oggi saranno celebrati i funerali. La famiglia ha nominato come legale di fiducia l'avvocato Rosario Maglio, il quale rivela che «l' esame autoptico è stato effettuato e ci vorranno dei giorni prima di avere delle informazioni più dettagliate.

Non abbiamo inteso nominare un medico legale di parte, perché abbiamo piena fiducia nell'operato del professionista indicato dalla Procura. Siamo molto soddisfatti delle scelte investigative intraprese finora dai carabinieri e dai magistrati. Si tratta di una vicenda anomala, innanzitutto si dovrà stabilire se il signor Angelone poteva essere salvato quando è stato colto da malore. È cruciale comprendere se l'omissione di soccorso da parte della donna lo abbia condannato alla morte. La ricostruzione della vicenda manca di tasselli determinanti. C'è esigenza di chiarezza, troppo nebbie offuscano la verità». 

Nella dichiarazione dell'avvocato, Rosario Maglio ritorna il giallo sulla scomparsa del telefonino dell'anziano: «Rocco Angelone lo portava sempre con sé, non lo lasciava mai. Il cellulare risulta spento, non è stato smarrito. Nei prossimi giorni presenteremo un'istanza alla Procura per la geolocalizzazione e per l'accesso ai tabulati al fine di ricostruire gli ultimi spostamenti e le ultime chiamate e i messaggi dell'uomo». Si resta dunque in attesa dei risultati dell'autopsia e dei segreti del telefonino. 

Dall'esame autoptico si potrà rilevare, inoltre, se il pensionato abbia assunto dei medicinali tipo viagra e nel caso se possono aver concorso a provocare l'arresto cardiocircolatorio. Rocco Angelone svolgeva la classica vita da pensionato, la moglie, due figli sposati, una bella casa nel rione di San Bernardino realizzata con i sacrifici di tanti anni di lavoro in Svizzera, un'ottima pensione che gli permetteva di vivere agiatamente. Aveva gli acciacchi tipici dell'avanzare degli anni, nel suo caso il diabete, la patologia più grave di cui era affetto. Ieri a Lioni la vicenda sulla bocca di tutti: il dolore della famiglia, la curiosità della gente, lo choc della donna rumena indagata per omissione di soccorso ed occultamento di cadavere. Stati d'animo diversi, interrogativi che si sovrappongono, e retroscena che ancora devono venire alla luce. 

Lente di ingrandimento degli inquirenti e della curiosità morbosa della gente sul rapporto amichevole tra Rocco Angelone e la 68enne signora che vive stabilmente a Lioni da molti anni. I conoscenti della donna rumena raccontano una donna in forte stato di choc, l'assolvono con indulgenza: «Quanti rimarrebbero freddi e lucidi trovandosi un uomo morto all'improvviso nella propria casa?». Eppure adesso la donna rumena è indagata per occultamento di cadavere e omissione di soccorso, forse Rocco si sarebbe potuto salvare chiamando un'ambulanza. Ma questo lo chiarirà soltanto l'esito dell'autopsia. 

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