Doveva essere un banale intervento estetico, ma per una donna di Grazzanise, che è stata operata alcuni giorni fa in Turchia, il trattamento chirurgico le è costato quasi la vita. Lotta tuttora tra la vita e la morte A. P., 46 anni, nubile, operatrice del comparto sanitario, colpita da un arresto cardiocircolatorio immediatamente successivo alla sedazione anestetica, preliminare all'intervento. La donna si era rivolta, diversi mesi fa, a una clinica privata turca per programmare l'operazione. Accompagnata da alcune amiche per sottoporsi al trattamento poco più di una settimana fa, la quarantaseienne non è riuscita poi nell'intento perché, una volta iniettato l'anestetizzante, è stata colta di un infarto fulmineo che l'ha mandata subito in coma. I medici hanno provato a rianimarla, ma la donna non ha più ripreso conoscenza.
Subito intubata, è stata così trasferita in un ospedale pubblico, sempre in territorio turco, dove è stata ricoverata in condizioni gravissime.
Non si parla d'altro e c'è apprensione per le condizioni della quarantaseienne. «Ho saputo di questa triste vicenda - ha riferito il sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella - e a nome della comunità grazzanisana abbraccio la famiglia, nella speranza che la nostra concittadina possa riprendersi nel più breve tempo possibile. L'ente municipale è pronto a fornire il supporto amministrativo necessario e confidiamo che i percorsi terapeutici a cui è sottoposta potranno restituircela nelle migliori condizioni». Non è stata sciolta la prognosi, ma si auspica che la stessa possa riprendersi dallo stato di incoscienza e dal coma dal quale non riesce, nel frattempo, a svegliarsi.