Anche ieri sono continuati gli accertamenti dei tecnici dello Spsal dell'Asl di Caserta nel reparto verniciatura della Comet Sud, l'azienda che produce componenti metalliche per automobili, nella zona industriale di Marcianise Nord, dove mercoledì sera ha perso la vita Giuseppe Borrelli, 51enne di Pignataro, mentre lavorava. La complessa linea automatizzata di cui fa parte il carrello che ha investito l'operaio, scaraventandolo contro la parete di una vasca, è stata posta sotto sequestro. Le indagini dei tecnici dovranno stabilire l'esatta dinamica dell'incidente, se c'è stato un errore umano e se sono state rispettate le misure di tutela del sistema di sicurezza aziendale, la protezione dei lavoratori da ciascun rischio associato alle mansioni svolte, le procedure in caso di emergenza, il rispetto degli standard ambientali e in generale tutte le norme relative alla salute e alla sicurezza.
Ed è proprio la sicurezza dei lavoratori al centro del dibattito che è seguito all'ennesima morte di un operaio nel casertano.
Il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, colpito dall'ennesima morte sul lavoro, esprimendo il cordoglio e la vicinanza ai familiari di Borrelli «assicura la preghiera per Giuseppe così come per tutte le vittime di incidenti sul lavoro», auspicando che la sicurezza sia garantita sempre. Ricorda, inoltre, che anche nei nostri territori sono ancora troppi i morti sul lavoro e non si può restare inermi. Intanto a Pignataro Maggiore, paese d'origine dell'operaio, si vivono ancora ore di angoscia, in un misto di sentimenti che vanno dalla rabbia all'incredulità per la scomparsa di Pino. Mentre sui social si susseguono centinaia di messaggi di cordoglio e di immagini che ritraggono il volto sempre sorridente del 51enne, in paese si attende di conoscere la data dei funerali. Dovrebbe essere prevista per oggi l'autopsia sul corpo e solo a seguito del nulla osta la salma verrà restituita ai familiari per le esequie, che dovrebbero tenersi nella Chiesa Madre di piazza Umberto I in una data non ancora stabilita.
Di certo saranno tantissimi i concittadini che daranno l'ultimo saluto a Pino, persona amata e stimata per la sua genuinità e semplicità. «Un ragazzo d'altri tempi con dei valori che difficilmente, oggi, si trovano», «Tanta forza alla tua famiglia e veglia ancora sulla tua Angela», «Un grandissimo dolore che si rinnova e mai sopito»: sono solo alcuni dei ricordi che si leggono in queste ore. Ma è tutto l'agro caleno a mostrarsi scosso dall'ennesima tragedia sul lavoro che tocca i nervi scoperti del territorio: poco più di una settimana fa, d'altronde, la stessa sorte è toccata a Sparanise, che ha pianto la scomparsa di Giuseppe Sorvillo, 43enne rimasto coinvolto nella strage di Brandizzo. Due casertani morti mentre lavoravano che si aggiungono ad altre 11 vittime decedute in tutta Italia in soli 7 giorni.