NapoliCittàLibro alla sua V edizione: «È l'anno della consapevolezza»

Ri-Generazioni, il tema della V edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, organizzata dall’associazione Liber@Arte, che occuperà gli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli dal 14 al 16 giugno.

La presentazione della kermesse
La presentazione della kermesse
di Valentina Bonavolontà
Martedì 16 Aprile 2024, 20:56
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Ri-Generazioni, il tema della V edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, organizzata dall’associazione Liber@Arte, che occuperà gli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli dal 14 al 16 giugno. Crescita e rinnovamento culturale - rigenerazione dunque - del Mezzogiorno in particolare, declinato nelle cinque isole tematiche “Generi”, “Visioni”, “Generazioni”, “Cognizioni” e “Nuove Memorie”.

Tra case editrici nazionali con i loro autori, (Adelphi, E/O, Einaudi, Fandango, Guanda, HaperCollins, La nave di Teseo, Marsilio, Mondadori, Solferino), si prospetta un’edizione che amplia la rete internazionale della cultura, confermando il patto di gemellaggio con la Feria Internacional del Libro de Cali (Columbia), siglato lo scorso anno, e ospitando la città di Durazzo (Albania) con i suoi scrittori, sostenendo la pace, la solidarietà e l’incontro tra i popoli.136 sigle editoriali, 80 stand, tante associazioni di editori regionali e una rete di istituzioni, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Camera di Commercio di Napoli, di Campania Legge - Fondazione Premio Napoli, di FAI Campania, di ACE Associazione Campana Editori e di ALI – Associazione Librai Italiani Confcommercio, sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura e il sostegno del Comune di Napoli, che lo scorso anno ha concesso il patrocinio, impegnandosi a sostenere questa inziativa. 

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«Come avevamo promesso lo scorso anno, siamo qua – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche culturali del Comune di Napoli –.

Il Comune di Napoli ha offerto patrocinio e sostegno a questa quinta edizione di NapoliCittàLibro che si propone come opportunità per tante sigle editoriali ma anche per il territorio, coinvolgendo le dieci municipalità e ha le tutte le caratteristiche per diventare il Salone del Libro della Città. NapoliCittàLibro è un progetto che ben si inserisce nel lavoro che l’amministrazione sta facendo per la promozione del libro e della lettura».

Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina alle Gallerie d’Italia, ha partecipato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha parlato di una grande opportunità per la città.

«NapoliCittàLibro è un’occasione significativa per la città – dichiara il Sindaco Gaetano Manfredi –. In primo luogo, perché mette al centro il libro, la lettura e l’editoria, argomenti fondamentali per lo sviluppo culturale di Napoli, che ha una grande tradizione in questo settore e ha bisogno di crescere ancora e di riuscire ad avere anche un’industria editoriale che sia all’altezza della città. Questa iniziativa consentirà di avere una finestra importante sul mondo dell’editoria. Apre all’esplorazione di nuovi mondi e nuove culture, consente il confronto, dà spazio a tante sigle editoriali medie e piccole accanto alle grandi case editrici, coinvolge le giovani generazioni e, coinvolgendo le municipalità, dà spazio alla Napoli policentrica».

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Di fatti saranno coinvolte le dieci municipalità del Comune di Napoli, con scuole di quartiere, biblioteche, associazioni, istituti culturali e progetti, al fine di coinvolgere in maniera capillare la cittadinanza, con particolare attenzione e privilegio per i territori più disagiati della nostra città e dove maggiore è la dispersione scolastica.

«L'edizione della consapevolezza» secondo Alessandro Polidoro, Presidente dell'Associazione Liber@Arte. «Credo che questa quinta edizione possa essere definita l’edizione della maturità – dichiara Alessandro Polidoro –. Stiamo lavorando da tanti mesi, partendo da Napoli e rendendo la nostra città polo di connessioni non sono nazionali, coinvolgendo associazioni di editori in arrivo dalla Sicilia, dalla Puglia e dalle Marche, che verranno a raccontare la loro cultura; ma anche internazionali: a Cali (Columbia), che resta gemellata con NapoliCittàLibro, si aggiunge, quest’anno, Durazzo (Albania) presente al Salone con il presidente degli editori albanesi e con quattro autori, e la nostra volontà è quella di aggiungere ogni anno una città. La Stazione Marittima è porta che si apre alle culture del mediterraneo e non solo».

Bookclub nazionali e regionali, che ogni mese si incontrano per dare spazio ad autrici, autori, case editrici e progetti dedicati al mondo del libro e della lettura, parteciperanno a questa edizione con eventi curati da loro. Il programma nazionale che ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita Nati per Leggere avrà uno spazio dedicato, dove potrà esporre libri, informare le famiglie sui benefici della lettura e organizzare momenti di lettura che verranno inseriti nel calendario della manifestazione. Confermata la collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics, che anche quest’anno terrà a NapoliCittàLibro laboratori dedicati al fumetto e ai nuovi media. Nel corso della Fiera saranno celebrati, inoltre, i dieci anni di “Una giornata leggend…aria – Libri e lettori per le strade del Vomero”, progetto di diffusione del libro e della lettura e, più in generale, della cultura in modo dinamico e partecipativo. Una festa con letture di docenti e studenti e con performance artistiche di attori e musicisti. Il manifesto della quinta edizione è stato realizzato da The Napolitaner, il cui progetto, mostrato alla stampa a fine conferenza, affida il racconto di Napoli alle cover illustrate di un magazine che non esiste, ispirate alle celebri copertine del magazine The New Yorker.

«NapoliCittàLibro torna con una quinta edizione alla Stazione Marittima con tante sigle editoriali in più rispetto agli altri anni.  – dichiara Rosario Bianco –. Siamo contenti di fare un piccolo passo avanti rispetto all’organizzazione di un salone del libro a Napoli, rivendicando il fatto di tenere un salone che porti il nome della nostra città e che si realizza grazie a una rete che ogni anno diventa più grande».

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