Pio Monte della Misericordia: museo aperto e realtà sociale

A due anni dal governo di Fabrizia Paternò di San Nicola l’ente secolare di via Tribunali celebra l’inclusività e l’accoglienza

Pio Monte della Misericordia
Pio Monte della Misericordia
di Valentina Bonavolontà
Giovedì 16 Novembre 2023, 17:00 - Ultimo agg. 17 Novembre, 07:28
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Il Pio Monte della Misericordia da palazzo seicentesco con le sue collezioni, casa delle “Sette opere della Misericordia” di Caravaggio, oggi più di ieri diventa contenitore sociale e apre sempre più i suoi spazi. Le sue porte si aprono ancora una volta per una giornata dedicata alla presentazione delle iniziative e attività inclusive per superare le barriere architettoniche, sensoriali e culturalisi che confermano questo gioiello del centro storico di Napoli luogo di bellezza accogliente e ospitale e casa per tutti coloro che desiderano viverlo.

A due anni dal governo presieduto da Fabrizia Paternò di San Nicola, prima Soprintendente donna, l’ente secolare di via Tribunali celebra l’inclusività e l’accoglienza. 

«Da anni coltiviamo l’accoglienza e l’accessibilità al sito e alla sua collezione, rivolgiamo la nostra attenzione ai bisogni dell’altro e ci impegniamo affinché l’importante patrimonio artistico e storico sia al servizio di tutti – spiega Fabrizia Paternò, soprintendente Pio Monte della Misericordia – Ciò che ci distingue da altre realtà è di non aver realizzato delle cose per i ragazzi o per i bambini, ma con i ragazzi e con i bambini, ascoltando realmente i loro bisogni, sempre guidati dal senso del motto, scolpito sulla facciata dell’Istituzione: “Fluent ad eum omnes gentes” ovvero: Tutte le genti affluiranno ad esso». 

Dopo i saluti di Fabrizia Paternò, Soprintendente Pio Monte della Misericordia, sono intervenuti Anita Florio, Promozione e valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche della Regione Campania, Ciro Pizzo, Delegato del Rettore alle disabilità SAAD – Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e Vincenzo Massa, Vice presidente nazionale I.Ri.Fo.R onlus (Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione) e Coordinatore regionale del Centro di trascrizione Braille della Campania. 

A chiusura della mattinata, presso la Cappella seicentesca che custodisce il celebre dipinto del Caravaggio, la performance della compagnia Orbomu dell’Associazione La Scintilla onlus 1989 che ha presentato “Le Sette Opere della Misericordia”, regia di Aniello Mallardo. Merito loro e della rete che li sostiene il progetto già annunciato, ScintillArte, il programma culturale integrato di visite solidali, raro esempio in Italia di turismo sostenibile che vede i giovani de La Scintilla affiancati dal personale educativo del Pio Monte ed altri siti coinvolti. 

Insieme ai turisti e ai visitatori occasionali e abituali desiderosi di immergersi nel ricco patrimonio d’arte di via Tribunali, persone con disabilità ciechi e ipovedenti possono fruire di nuovi strumenti in Braille grazie ai contributi messi a disposizione dalla Regione Campania.

Di fatti sono stati realizzati pannelli introduttivi con testi in nero e Braille, audio descrizioni delle opere, libri per consultazione in Braille e lettura per ipovedenti , oltre ai percorsi tattili che si aggiungono all’opera di Giuseppe Corcione presente nel museo dal 2016, l’“Ottava Misericordia” che offre l’esperienza tattile del capolavoro del Caravaggio.

Il Pio Monte della Misericordia, partner del progetto nazionale “O.L.TR.E. l’approdo” per l’inclusione di giovani immigrati giunti in Italia minori e soli, sta inoltre seguendo due ragazzi sbarcati a Salerno nel 2022 (all’epoca minori) Sainey Ceesay nato in Gambia e Ibrahim Marouf Sylla nato in Guinea. Entrambi svolgono un percorso di formazione come Operatori di accoglienza e custodia museale presso l’antico Istituto di via dei Tribunali. 

Importante novità è il punto lettura Semi di storie che accoglie grandi e piccini al terzo piano del palazzo. Attraverso la firma di un accordo con Fondazione Pol.i.s., il Pio Monte della Misericordia, è diventato sede ospitante di uno dei punti lettura coordinati dalla Fondazione – soggetto di riferimento per l’applicazione e della legge 15/2020 della Regione Campania di una rete capillare di Punti Lettura nella Regione Campania – dedicati a bambine e bambini da zero a sei anni e ai loro genitori, per promuovere l’istituzione di spazi “ad alta intensità relazionale”, luoghi di incontro intergenerazionale dove le parole si fanno storie e dove le storie si fanno tracce che segnano la rotta verso il futuro.

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«È importante per noi offrire dei momenti di qualità attraverso la lettura cosiddetta dialogica, relazionale. Ci rivolgiamo a bambini molto piccoli, ma per i genitori il libro illustrato diventa uno strumento per mettersi in relazione con il proprio bambino», spiega il Duca Nicola Caracciolo,gGovernatore alla Beneficienza e all'Assistenza - «Ed è chiaramente un modo per restituire uno spazio sano e confortevole alla comunità».

Per il Pio Monte inclusione significa far collaborare attivamente tutti: le persone con bisogni speciali, le persone con disabilità, gli stranieri, gli esperti e gli appassionati. Una realtà secolare che da sempre rivolge la propria attenzione alla “persona” prima che al cittadino e che costruisce ogni giorno progetti in un’ottica di accoglienza e apertura.

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