Napoli, pericolo strisce pedonali: una su due è “invisibile”

Nella maggior parte dei casi le strisce sono state cancellate dalla superfetazione di lavori stradali

Quel che resta delle strisce pedonali
Quel che resta delle strisce pedonali
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 2 Febbraio 2024, 07:03 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 07:07
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A Napoli esistono più di 15mila attraversamenti pedonali distribuiti sui 1.200 chilometri di strade che percorrono la città. Solo una minima parte delle zebre è disegnata sulle strade primarie, circa 2.500, le altre sono disseminate per vie secondarie, strade meno battute, vicoli. Un manipolo di cittadini s'è attrezzato per raccogliere segnalazioni sullo stato in cui versano le strisce pedonali napoletane ed è arrivato a stabilire che più della metà è «invisibile»: vernice cancellata quasi del tutto, aree dove i residenti sanno che un tempo c'era il passaggio pedonale ma gli automobilisti non lo sanno, e non se ne accorgono perché non c'è più un segno, così per i pedoni il rischio aumenta a dismisura.

Il tema è di drammatica attualità in queste settimane nelle quali raccontiamo con inusitata frequenza di pedoni falciati lungo le strade di Napoli.

In realtà, a prescindere dall'impennata di investimenti di questi giorni, qui i pedoni sono sempre a grande rischio. C'è un dato statistico che mette i brividi, è quello ufficiale fornito dalla polizia municipale sulle percentuali di incidentalità nel comune di Napoli nel 2022: su 257 differenti strade della città sono stati travolti 498 pedoni. Significa che per le vie del capoluogo partenopeo viene messa sotto da un'auto o da una moto più di una persona al giorno. Troppe per considerare la questione come un problema secondario. Troppe per giudicare la «sparizione» delle strisce pedonali invisibili come una vicenda procrastinabile. 

Ciascuno di voi, lettori, avrà la sua esperienza personale e potrà segnalare le vie del proprio quartiere dove gli attraversamenti pedonali sono scomparsi. A noi è bastata una giornata in giro per la città per individuare almeno cinquanta strisce mezze cancellate o addirittura inesistenti. Si va da quelle appena accennate al Vomero, tra via Scarlatti e via Aniello Falcone, a quelle disegnate solo su metà strada come a Viale Kennedy, a Fuorigrotta, dove la corsia in direzione piazzale Tecchio è stata riasfaltata mesi fa e le strisce sono state cancellate, così c'è il paradosso dell'attraversamento che svanisce nel nulla a metà percorso.
C'è l'imbarazzante situazione di Santa Lucia dove, tra le tante, le zebre all'incrocio con via Lucilio sono sparite e i turisti che in massa affollano la zona, sono imbarazzati. In realtà il luogo dove i turisti hanno le maggiori difficoltà è piazza Garibaldi. All'uscita dalla stazione ferroviaria non esiste un solo attraversamento correttamente visibile: li vedi che cercano di adeguarsi ai napoletani e capiscono dove andare ad attraversare la strada solo perché in quel preciso punto c'è qualcuno che, con sicumera, si lancia in mezzo alle auto. 

Il Comune, per correre ai ripari rispetto alla mattanza di pedoni, ha avviato un programma di realizzazione di strisce pedonali rialzate. Sono utilissime per rallentare i folli della velocità, ma sono ancora pochine, concentrate su alcune strade realmente pericolose ma spesso a un passo da attraversamenti abbandonati. Accade così per i dossi di Fuorigrotta e di Pianura, sistemati ormai un paio di anni fa, intorno ai quali ci sono strade dove le strisce non esistono più da tempo: da un lato pedoni iperprotetti, a dieci metri di distanza pedoni abbandonati al loro destino.

Nella maggior parte dei casi le strisce sono state cancellate dalla superfetazione di lavori stradali che rimuovono asfalto e zebre e poi vengono richiusi senza che nessuno provveda a ridisegnare la fondamentale segnaletica orizzontale. In alcuni, rari, casi, la questione è legata all'utilizzo dei sampietrini: vengono rimossi per eseguire lavori e poi riposizionati senza riprendere il disegno delle strisce, così ci sono strade dove, di tanto in tanto, spunta un cubetto di porfido dipinto di bianco che spicca in mezzo agli altri, senza alcun senso. Mentre la zona destinata all'attraversamento è cancellata.

Tra la fine dell'estate e l'autunno del 2022 l'amministrazione locale ha fatto partire uno specifico progetto di ritinteggiatura delle strisce pedonali. I lavori partirono con grande enfasi, sulle pagine social di Palazzo San Giacomo ci sono ancora i video realizzati per celebrare quegli interventi. Però dopo la fiammata iniziale il progetto s'è inesorabilmente spento e le strisce pedonali hanno continuato a dissolversi. 

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