Un sistema intelligente per la raccolta differenziata con ecoisole digitali e riduzione dei rifiuti urbani. Grazie ad un doppio finanziamento del PNRR da quasi due milioni di euro, Casoria si appresta a vivere il futuro del conferimento dei rifiuti ed ad entrare nel novero dei Comuni virtuosi.
Le ecoisole sono isole ecologiche informatizzate dotate di sportelli per il conferimento di secco residuo, plastica e metalli, carta e cartone, frazione organica. Grazie al lavoro del settore Ambiente sono stati sbloccati, infatti, due finanziamenti, uno di 920mila e l’altro di 963mila euro, che mirano a rivoluzionare il sistema di raccolta, estirpando alla radice il problema degli sversamenti abusivi e creando un circuito virtuoso per il conferimento.
La corsa alla modernizzazione ed al potenziamento del servizio di raccolta differenziata è partita un anno fa su proposta del vicesindaco con delega alle Politiche Ambientali Paola Ambrosio.
Nel progetto è prevista, appunto, l’installazione di ecoisole informatizzate ed altri sistemi digitali volti al miglioramento della qualità e della quantità dei rifiuti raccolti. Gli utenti possono utilizzare le ecoisole, tutti i giorni della settimana senza vincolo d’orario, identificandosi esclusivamente con la specifica tessera magnetica. “I finanziamenti ottenuti sono rivolti ad interventi per ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti ed aumentare la quota dei rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata.” ha spiegato il vicesindaco Paola Ambrosio. “La determinazione e l’amore per la mia città hanno dato dei frutti importanti, non posso che essere felice dell’ottimo risultato raggiunto, d’ora in avanti realmente si potrà puntare su un ammodernamento del servizio di raccolta differenziata.”
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino Raffaele Bene: “Questo doppio finanziamento è un passo decisivo per una Casoria più pulita e vivibile, ma si innesta in una visione più ampia di Città che decliniamo ogni giorno con gesti piccoli come la piantumazione di nuovi alberi o l’installazione della macchina mangia-plastica, ma anche con la realizzazione di un piano così ambizioso. Un lavoro certosino del quale vedranno i frutti anche i nostri figli: il pianeta si salva partendo dalla nostra casa e dalle nostre strade”.