Furti al cimitero consortile. Il presidente: «Anche troppe illegalità nella gestione»

«L'assemblea dei sindaci è informata di tutto», dice il numero uno del consiglio, l'avvocato Giuseppe Salzano

Il cimitero consortile
Il cimitero consortile
di Domenico Maglione
Sabato 28 Ottobre 2023, 17:14
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Furti di portafiori e lampade dai loculi, autentici atti di sciacallaggio al cimitero consortile tra i comuni di Arzano, Casoria e Casavatore. La gente è esasperata mentre scoppia l’ennesima polemica sulla gestione: «Bisogna fare luce su tante presunte illegalità: tra l’altro è stata denunciata la posizione di conflitto di interesse con l’ente consortile da parte di alcuni politici, tra cui un sindaco», ha affermato l’altra sera in consiglio comunale, ad Arzano, il consigliere di minoranza, Salvatore Borreale.

«I furti sono continui e puntualmente segnalati, eppure nessuno muove un dito per porre fine a queste angherie. Sistematicamente, poi, aumentano in occasione di ricorrenze importanti, come quella della commemorazione dei Defunti», denunciano i cittadini. Ad aprire la breccia sulle presunte illegalità – sulle quali la Prefettura è intervenuta prontamente richiedendo una dettagliata relazione ai sindaci -  intanto, è stato il presidente uscente dell’assemblea consortile, l’avvocato Giuseppe Salzano, che ha puntato l’indice su «privilegi, disparità di trattamento, affidamenti illeciti, smaltimenti irregolare dei rifiuti e inadempimenti contrattuali», un autentico mix, a suo dire, di irregolarità diffuse che partirebbe dalla gestione delle lampade votive presso le Confraternite.

«A fronte di un corrispettivo di appena 20mila euro a favore del consorzio, gli introiti annui per il gestore ammontano a euro 465 mila a cui vanno sommati gli incassi derivanti dal servizio di illuminazione votiva accessorio fornito nel periodo della commemorazione dei defunti», sottolinea Salzano.

La gestione diretta da parte del consorzio del servizio di illuminazione votiva porterebbe un ricavo di circa 500mila euro all’anno e considerato che l’espletamento di tale servizio si protrae dal 2015, il consorzio avrebbe potuto incassare finora circa 4 milioni di euro. «E’ un danno erariale colossale, rispetto al quale la stessa Assemblea dei Sindaci, pur conoscendo tale incresciosa situazione, è rimasta inerte», afferma il Presidente.

Sulla gestione delle Confraternite, Salzano punta particolarmente il dito: «Il Consorzio ha azzerato un debito di 400mila euro alle Confraternite, barattandolo con l’acquisto dell’ipogeo della Chiesa Madre che, peraltro – modesto dettaglio – era già di sua proprietà». Le Confraternite si sarebbero servite anche della società appaltatrice del Consorzio per smaltire, “gratis et amore dei”, i rifiuti speciali, inclusi quelli derivanti dall’espletamento dei servizi necroforici nei manufatti. Salzano è come un fiume in piena. «All’interno del cimitero il principio di rotazione non trova assolutamente piena cittadinanza considerato che qualche fornitore ha addirittura l’esclusiva mentre taluni operatori economici continuano ad espletare i servizi cimiteriali in difetto di validi atti autorizzativi».

Altro tema affrontato dall’avvocato Salzano, è quello inerente al Direttore del consorzio «ruolo oggi ricoperto da soggetto privo di requisiti e ben oltre i limiti temporali previsti dalla legge nell’ipotesi, quale quella de qua, di conferimento ad interim della funzione». Il Direttore ad interim sarebbe anche responsabile anticorruzione: in pratica, fungerebbe da controllore e controllato. «Anche tale inammissibile paradosso, segnalato ai sindaci dei comuni consorziati, non ha sortito alcun effetto», aggiunge il Presidente uscente. Ora la parola passa inequivocabilmente agli amministratori comunali e al primo cittadino di Casoria, Arzano e Casavatore, che si riuniranno per affrontare la delicata questione. 

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