Napoli. Mamma Antonella, i ricordi e la lotta anti-violenza: «Ho pregato per chi ha ucciso Ciro»

Napoli. Mamma Antonella, i ricordi e la lotta anti-violenza: «Ho pregato per chi ha ucciso Ciro»
di Pietro Treccagnoli
Martedì 5 Agosto 2014, 08:15 - Ultimo agg. 18:03
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Antonella Leardi parla tranquilla. Forte, decisa, incrollabile, uno scricciolo e una roccia, una madre, la madre di Ciro Esposito che il 3 maggio scorso è stato ferito a Roma prima della finale di Coppa tra Fiorentina e Napoli e dopo oltre cinquanta giorni d’ospedale è morto. Antonella è nella sua casa di Scampia, nella «ciampa di cavallo», come la chiamano qui.

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Antonella apre la porta ai parenti ma non esce quasi più di casa, neanche per la spesa: «Non me la sento di mostrarmi, lo faccio solo per le manifestazioni che ricordano Ciro».

Ma quando esce è sempre avvicinata dalle persone. «Mi ringraziano» spiega «per quello che faccio per Scampia e per Napoli.

Mi arrivano messaggi da tutt’Italia, anche dai romanisti, che mi sostengono nella battaglia contro la violenza negli stadi, perché nessuno più deve morire andando a vedere una partita di calcio». Guardi questa madre che si sforza di tirar fuori un sorriso. Solo ogni tanto un movimento della labbra, un inciampo nelle parole, tradisce lo sforzo che fa per trattenere le lacrime. «Devo farmi forza e dare forza ai miei figli e a mio marito che soffre più di tutti».

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