Ranieri e quell'impresa dimenticata: l'Europa a Napoli nel post Maradona

L'Uomo della Domenica di Porrà omaggia Sir Claudio

Claudio Ranieri, 72 anni, allenatore del Cagliari
Claudio Ranieri, 72 anni, allenatore del Cagliari
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Martedì 24 Ottobre 2023, 14:10 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 07:25
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Nella nuova puntata della serie tv Sky “L'Uomo della domenica” Giorgio Porrà rende omaggio a Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari. Sir Claudio, anzi. E non solo per quella Premier League clamorosamente vinta col Leicester contro qualsiasi pronostico ma anche perché ha spesso dato lezioni di stile, in una lunga carriera che - dopo una breve parentesi in Calabria, Vigor Lamezia - partì dalla Campania, anzi dal Campania Puteolana. L'ultima lezione, appunto, in occasione della vittoria nella finale per la promozione in serie A a Bari, quando invitò i tifosi sardi a non urlare “Serie B Serie B” per schernire quelli avversari che avevano vissuto una domenica amarissima. 

Un bel programma che racconta il Ranieri calciatore, il Ranieri allenatore e il Ranieri uomo. Ma che non approfondisce un passaggio determinante nella carriera di Claudio: l'anno e mezzo trascorso sulla panchina del Napoli, dove avrebbe potuto scottarsi e invece, nel primo campionato, brillò di una luce intensa. Andiamo alla primavera del 1991. Ranieri stava completando, con una miracolosa salvezza, la terza stagione a Cagliari, preso in serie C e portato in A. Il Napoli aveva un problema enorme: ripartire dopo la squalifica per doping di Diego Maradona. Era caduto un castello, il bellissimo castello azzurro, e si doveva ricominciare. Ma come? Ma con chi? Corrado Ferlaino, il presidente, prese informazioni su quell'allenatore quasi quarantenne che aveva fatto grandi cose ma a Cagliari, un piccolo centro del calcio. E si confrontò con Giorgio Perinetti, il ds che aveva preso il posto di Luciano Moggi. Perinetti conosceva benissimo Ranieri, erano partiti insieme dalle giovanili della Roma. E a Claudio, romano di Testaccio, venne affidata la ricostruzione del Napoli. Ferlaino si era invaghito di Dejan Savicevic, il Genio che aveva vinto con la Stella Rossa la Coppa dei Campioni. Ma Ranieri disse di no: la 10 e l'eredità di Maradona sarebbero appartenute a un sardo orgoglioso e di grande talento come Gianfranco Zola

 

Ranieri centrò la qualificazione in Coppa Uefa nel primo.

Andò male il secondo e venne esonerato. Ma quello che più conta è stato il primo anno, ovvero la capacità di un tecnico quarantenne di ripartire dopo la fine di uno dei più esaltanti cicli della storia calcistica mondiale. Fu un uomo speciale in quel campionato 1991-1992. 

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